Spaccio di cocaina e marijuana |10 arresti, tra cui 3 minori - Live Sicilia

Spaccio di cocaina e marijuana |10 arresti, tra cui 3 minori

Di Laura Distefano - Finiti in manette due nipoti del boss Salvatore Cappello. Scoperta una fiorente e organizzata piazza di spaccio a San Giovanni Galermo. Mentre in un'abitazione di Via Acquedotto Greco si vendeva cocaina, una camera da letto, all'interno di una casa di Via Oberdan, era stata trasformata in un maxi deposito di marijuana.

Squadra mobile
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CATANIA – Un venerdì “nero” per le organizzazioni criminali dello spaccio a Catania. La Squadra Mobile di Catania, nel corso di tre distinte operazioni, è riuscita ad acciuffare in zone diverse della città 10 pusher che erano riusciti ad organizzare “fruttuose” piazze di spaccio. Non solo storiche, ma anche in posti fuori dai soliti sospetti. Finiscono in manette anche i nipoti del boss Salvatore Cappello, il capomafia dell’omonima cosca che ha fatto del business della droga, come ha dimostrato l’operazione Revenge, la sua principale attività. Fiumi di cocaina e marijuana che hanno aiutato negli anni i Cappello ad accrescere la loro forza finanziaria: diventando pericolosi, sanguinari e pronti a contrapporsi in una faida contro i Santapaola. Guerra di mafia interrotta, e ci sono anche sentenze ormai passate in giudicato che lo provano, grazie all’attività pressante e fortissima della Dda di Catania a partire dal 2008 in poi.

Manuel Miano

Claudio Lanzafame

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SAN GIOVANNI GALERMO  – Nessuna ntercettazione, solo la grande capacità investigativa sul campo degli agenti della Mobile ha permesso ieri di acciuffare 6 pusher nel quartiere di San Giovanni Galermo. In manette, come già detto, i nipoti del boss, Vincenzo Cappello, 25 anni, il cugino e figlio di Massimiliano Vincenzo Cappello, 25 anni anche per lui. Arrestati, inoltre Roberto Manuele Miano, 33 anni, Claudio Lanzafame, 28 anni, e due diciasettenni BC e CCD. I sei sono accusati in concorso di detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana. “Visti i cognomi – dichiara Antonio Salvago, dirigente della Squadra Mobile – sono in corso accertamenti per verificare se ci possa essere gli elementi per contestare anche l’aggravante mafiosa”.

Vincenzo Cappello

Vincenzo Cappello

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il blitz parte da un grave episodio che si era verificato lo scorso ottobre quanto una giovane donna, recatasi per acquistare stupefacente, era stat  assalita da un folto gruppo di giovani che l’avevano seguita e aggredita, oltre ad averle danneggiato la macchina. Fatti che LiveSiciliaCatania aveva documentato. La Squadra Mobile decide di intensificare gli appostamenti sul posto e ieri localizzano  nella zona di via Pelagie una fiorente “piazza” di spaccio. Tutto era organizzato con grande precisione maniacale: spacciatori, vedette e la centrale predisposta in un appartamento. Le comunicazioni avvenivano tramite radioricetrasmittenti. Ognuno aveva, come si può vedere dai filmati, il suo ruolo ben definito: i due Cappello, insieme a Miano e Lanzafame preparavano lo “steccaggio”, Bc la vendeva e C. C.D. doveva stare attento a eventuali presenze sospette, insomma ere la cosiddetta “vedetta”. I poliziotti però sono stati bravi ed hanno stanato i pusher direttamente all’interno dell’abitazione, in via Pelagie: sequestrato oltre un chilo di marijuana, 1380 euro in contanti. Il diciassettenne aveva nel momento del fermo 29 confezioni di droga per un peso complessivo di 50 grammi e 220 euro. I due minori sono detenuti nel centro di prima accoglienza di Via Franchetti, mentre gli altri 4 sono a Piazza Lanza.

Alessio Musumeci

Pietro D'Amico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VIA ACQUEDOTTO GRECO – E’ la cocaina la protagonista della seconda operazione scattata ieri . Tre persone arrestate, tra cui anche questa volta un minorenne. Alessandro Musumeci, 23 anni, Pietro D’Amico, 18 anni e il diciasettenne DF.  Da un’azione mirata al contrasto del traffico di stupefacenti la Squadra Mobile era riuscita a localizzare in un’abitazione di Via Acquedotto Greco un possibile quartier generale per lo spaccio di cocaina. Una volta decisa di fare irruzione, gli agenti si sono immediatamente accorti che dal balcone veniva lanciata una busta, che una volta recuperata si scoprirà contenere una pietra di droga del peso di 50 grammi,  6 involucri già confezionati e sigillati a caldo contenenti sostanza cocaina, un bilancino di precisione ed un foglio con appunti manoscritti. Nella casa c’erano Musumeci, D’Amico e il minorenni, tutti e tre arrestati con l’accusa di detenzione finalizzata allo spaccio di stupefacenti.

Una parte dei 27 kg di marijuana sequestri

Andrea Manola

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IN VIA OBERDAN UN DEPOSITO DI MARIJUANA – Era diventato un punto di rifornimento della marijuana conosciuto da molti. La polizia ne era a conoscenza da qualche tempo, ieri ha deciso di predisporre una perquisizione domiciliare a casa di Andrea Manola, 40enne con precedenti penali. In camera da letto era stato creato un ripostiglio dove sono stati trovati dei sacchi di juta contenenti in totale 26 chilogrammi di cocaina. Un valore di mercato secondo le stime della polizia di migliaia di euro.


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