Catania, svincolo Bicocca: un nuovo calvario all'italiana - Live Sicilia

Catania, svincolo Bicocca: un nuovo calvario all’italiana

I lavori d'innesto dell'Asse dei servizi dovevano durare quattro mesi: due anni dopo il collegamento è ancora chiuso

CATANIA – Doveva essere finito in quattro mesi, ma due anni dopo i lavori sono ancora in corso. Lo svincolo Asse dei servizi della tangenziale di Catania è stato chiuso a gennaio 2020 per realizzare una nuova rotatoria, e quello che sembrava un lavoro facile si è trasformato nell’ennesimo calvario all’italiana, con stop ai lavori, imprese che si ritirano a metà dell’opera e stalli per la ricerca di nuove aziende. L’appello di Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture: “Lo svincolo sia completo entro agosto”.

La nuova rotonda

Dallo svincolo Asse dei servizi era possibile raggiungere tutte le principali infrastrutture della città, oltre che il centro cittadino: da lì infatti si accedeva all’aeroporto Fontanarossa, al porto e al mercato Ortofrutticolo. Un accesso strategico, che però aveva dei problemi di viabilità: dalla rampa ci si immetteva direttamente sul tracciato stradale, con un incrocio pericoloso che spesso rallentava il traffico.

Proprio per risolvere questi problemi è stata progettata una nuova rotonda per innestare la tangenziale con l’Asse servizi. La fine dei lavori, assegnati alla ditta Mit Costruttori di Adrano e iniziati l’otto gennaio 2020 con la chiusura dello svincolo, era prevista in un primo momento per il 30 aprile 2020.

Il primo stop

In quella prima fase sparirono l’asfalto e i guard rail dello svincolo, di cui rimasero solo i terrapieni. A marzo 2020 però i lavori si bloccarono a causa della pandemia, e non ripresero per un anno. L’asse dei servizi restò staccato dalla tangenziale, e tutto il traffico diretto all’aeroporto e alle altre destinazioni continuava a essere deviato, come adesso, sullo svincolo Zia Lisa.

Solo nel febbraio del 2021 gli operai riapparvero nel cantiere, e la ripartenza fece azzardare ad Anas, stazione appaltante dell’opera, la previsione di riaprire al traffico entro la primavera di quell’anno. Speranza subito delusa anche a causa del raffreddarsi dei rapporti con l’azienda, con cui, dopo diversi avvertimenti arrivati anche dalla Regione, fu rescisso il contratto nel settembre del 2021.

Il secondo stop

Lavori di nuovo fermi, dunque, visto che occorreva trovare una nuova azienda e incaricarla dei lavori. La nuova gara d’appalto, per un valore di poco meno di un milione e mezzo di euro, è stata vinta dalla Mondello Costruzioni, con sede a Sant’Angelo di Brolo, provincia di Messina. L’azienda avrà 80 giorni di cantiere per chiudere l’opera, in cui i lavori da svolgere sono ancora circa il 35 per cento del totale.

Falcone: “Calvario senza fine”

Della vicenda si è occupato più volte l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, che ieri è tornato fisicamente nei cantieri e ha scritto un post sulla sua pagina Facebook: ” Oggi siamo tornati a Bicocca – si legge – dove una banalissima rotatoria di Anas per la Tangenziale di Catania è diventata un calvario senza fine. Incomprensibile soprattutto per chi, come voi, guarda da fuori. Siamo andati a toccare con mano la situazione di un cantiere abbandonato per ben due volte. Ora la scelta obbligata è riporre fiducia nella nuova impresa subentrata nei lavori: chiediamo a tutti che si completi lo svincolo entro agosto. L’intera provincia attende una reale svolta su questo cantiere e noi, pur senza diretta competenza sull’opera, siamo in campo per ottenerla”.


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