CATANIA. In attesa di un segnale. Anche timido, purchè arrivi. L’ambiente etneo aspetta. Aspetta di sapere da chi e da cosa si ripartirà. Su quale rosa i vertici di Torre del Grifo intenderanno puntare e, soprattutto, da quale allenatore si vorrà ripartire. Già, perché assodato che la parentesi di “cinque mesi cinque” legata a Dario Marcolin è ormai da ritenersi praticamente chiusa (il tecnico rossoazzurro aveva sottoscritto un contratto che lo lega alla società etnea fino al giugno dell’anno prossimo) c’è da comprendere anzitutto una cosa: chi siederà sulla panchina del Catania per quella che dovrebbe/potrebbe essere la stagione del riscatto? Al momento, non c’è nulla da dare per scontato. Proprio perché è vietatissimo sbagliare, la scelta dell’allenatore diventa la base di tutto: il trampolino di lancio che ti serve evitare qualsiasi amara sorpresa.
E, si badi: non si tratta soltanto di una scelta tecnica. Quello anche, per carità. Ma si tratta di trovare anche una persona capace di saper reggere all’ambiente: alla pressione di una piazza esigente che viene da due pesanti rospi ingoiati negli ultimi due campionati. La storia è semplicemente (si fa per dire) questa. Ed, allora, la scelta del tecnico. La pista che porta ad un eventuale ritorno di Pasquale Marino sulla panca del Massimino, resta suggestiva ma per nulla scontata (come dicevamo prima). Il ventaglio delle alternative resta ampio così come quello dei pretendenti di ottenere la possibilità di far calcio alle pendici dell’Etna. Occorre attendere. Attendere quelle che saranno le scelte della società che prosegue nel suo silenzio con la stampa. Inutile azzardare oggi certezze. Anche perché le certezze sono poche.
In itinere c’è, ovviamente, anche il mercato in quello che sarà un fronte nel quale rientreranno pure diversi prestiti. Impossibile ripartire da pedine che hanno ormai fatto il loro corso a Catania: ma per definire quella che sarà la rosa che tenterà la scalata al campionato cadetto occorrerà attendere la scelta dell’allenatore. Passa tutto da qui.