Una mano di bianco e il nero se ne va: così pare. Il non-manifesto

Una mano di bianco e il nero se ne va o così pare!

La campagna elettorale del candidato misterioso.
IL NON-MANIFESTO ELETTORALE
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CATANIA. Una mano di bianco sul nero. Ecco il sei-per-tre che non ti aspetti. Guarda un po’. La campagna choc. Il messaggio politico è chiaro. La mano – volendo – pure. Ma non si deve dire di chi è. Bocche cucite. Perché sennò la sorpresa è finita. Nessuno spoiler è concesso. Vietato. Bello è camminare sulle spine fino all’ultimo. Anche se quella mano matura e quel polsino esperto sembrano dirci qualcosa di importante, di noto. E poi, quel bianco che più bianco non si può. Invece no. Acqua. Difficile capire chi sia il candidato misterioso. Sempre che di candidatura si possa parlare. Chi lo dice infatti che non sia la campagna pubblicitaria per una nuova vernice, di quelle al sapore di primavera. Roba da mettere a dura prova le meningi. Quel bianco sul nero, che sa tanto di scacchiera. Ma che sa anche di recente passato. Quando a Palazzo degli Elefanti c’era lui: il giovane avversario. Forse a questo serve una mano di bianco. E passa tutto. Una rinfrescata? Beh, ci vuole. Forse sì, forse no. Però proprio no, impossibile arrivarci. Non da soli. Ma chi è il candidato misterioso? Tocca alzare una bandiera di colore bianco. Arrendersi. Incondizionatamente. Per ora sì, ma la seconda puntata sta per arrivare. La notizia è certa. Roba di giorni, per un’altra mano di bianco.


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