Catania: venerdì parte |l’esercitazione antisismica - Live Sicilia

Catania: venerdì parte |l’esercitazione antisismica

L'assessore Luigi Bosco e il titolare P. O. Protezione Civile Salvo Fiscella

Il 18, 19 e 30 ottobre i volontari delle associazioni e la macchina comunale saranno impegnati nella simulazione di un evento sismico per testare il “Piano di Emergenza Comunale” vigente.

Protezione Civile
di
2 min di lettura

Catania. Tre giorni di esercitazione antisismica nella città etnea. L’evento sismico, di magnitudo 5,8 della scala Richter, si abbatterà virtualmente sulla città alle ore dodici di venerdì. Dopo la segnalazione del sindaco alla prefettura, la macchina dei soccorsi si metterà all’opera. La simulazione dello stato di calamità vedrà impegnati, fino alle 14 di domenica, circa mille volontari della Protezione Civile, del Coordinamento comunale del volontariato, delle Confraternite delle Misericordie e di numerose associazioni.

Lo scopo dell’esercitazione è di testare il “Piano di Emergenza Comunale” vigente e verificare le capacità di intervento e coordinamento di volontari e strutture. E’ previsto anche l’allestimento di un campo base a Fontanarossa con tanto di cucina da campo, posto medico avanzato e tende per ospitare gli sfollati. Ma non finisce qui. I volontari simuleranno la ricerca e il recupero di potenziali dispersi, accerteranno la disponibilità di strutture, materiali e mezzi. Numerose le criticità che le squadre dei soccorsi si troveranno ad affrontare nel corso dei tre giorni che sconvolgeranno virtualmente la città: il crollo totale o parziale di edifici pubblici, abitazioni, campanili, sovrastrutture incoerenti, cornicioni e costruzioni d’epoca. A tutto questo si sommerà l’inagibilità temporanea (due giorni) degli ospedali di zona e di tutti i presidi pubblici (scuole comprese) fino all’effettuazione dei controlli statici da parte degli uffici competenti.

Il campo base di Fontanarossa

Sul versante delle vittime, la simulazione prevede di tenere conto di una cifra che va dalle cento alle centocinquanta persone. Più di mille i feriti che i volontari cureranno, in buona parte, presso il presidio costruito a Fontanarossa. Le esercitazioni copriranno una buona fetta della città: dalla Chiesa San Leone al Borgo, dal Palacatania a via Martoglio passando per Ognina, Nesima e il Parco Gioeni. La prima location interessata sarà la chiesa di San Leone. Lo scenario drammatico prevede di ipotizzare delle operazioni di soccorso in seguito al crollo della Chiesa e del campanile. Numerose le persone intrappolate (circa dodici le “cavie” che si presteranno alla simulazione”) da soccorrere, curare e trasportare al campo base. L’ultima operazione si svolgerà in Piazza Duomo con il crollo parziale degli uffici comunali (con conseguente coinvolgimento di persone rimaste intrappolate tra le macerie) e della Chiesa, con tanto di incendio e incidente tra autobus.

Uno scenario apocalittico ma non irreale, tenuto conto che Catania è una città ad alto rischio sismico. Per questo è bene arrivare preparati. Lo sa bene Luigi Bosco, assessore con delega alla Protezione Civile, che ha salutato positivamente l’iniziativa. “Uno dei punti nodali della nostra amministrazione è quello di rendere più sicura la città rispetto ai fenomeni di natura sismica. L’ esercitazione sarà uno strumento utile a valutare la risposta del nostro sistema organizzativo”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI