CATANIA – Due fratelli di 33 e 37 anni, titolari di un bar nei pressi della centralissima piazzetta Sebastiano Addamo, non distante da Municipio e dalla Questura di Catania.
Sono loro che dovranno rispondere oggi, con giudizio diretto, dell’aggressione ai danni di Roberto Tudisco, ristoratore e attivista. E soprattutto delle violenze ai danni di due agenti della polizia locale, che erano intervenuti per multare un’auto parcheggiata in un’area non consentita.
Un vigile e una vigile
Un vigile e una vigile. Un uomo e una donna. Entrambi sette giorni di prognosi. Lei, in particolare, per gli effetti del colpo ricevuto in pieno volto, con tanto di occhiali da vista. Era intervenuta per difendere il collega dalle violenze e sedare gli animi. Ma la situazione ha preso una piega tanto grave quanto imprevedibile.
Un fatto che ha scosso profondamente i vertici di Palazzo degli elefanti, a partire dal sindaco Enrico Trantino, passando dall’assessore Alessandro Porto fino al presidente del consiglio comunale, Sebastiano Anastasi. E che arriva mentre è in corso il concorso che dovrà rimpolpare di 80 unità l’organico, fortemente carente da anni, della Polizia Municipale.
Processo per direttissima, dunque. Il giudizio arriverà in giornata perché la flagranza di reato è risultata più che evidente.
La rabbia del sindaco
“C’è ancora qualche criminale che crede che il territorio sia cosa propria. Questa mattina ho parlato con gli agenti coinvolti. È stata aggredita, per di più una donna, solo perché stava facendo il proprio dovere” ha sottolineato a caldo il primo cittadino parlando con i giornalisti, non nascondendo lo sdegno per quanto accaduto.
Negli ambienti della polizia locale – a microfoni rigorosamente off – fa capolino il desiderio che la condanna per i due fratelli sia perlomeno severa. Il motivo è semplice: non si vuole che passi l’idea che i vigili possano diventare oggetto di altre violenze impunite.
I sindacati
E intanto la Cisl invoca condizioni di maggiore sicurezza per il personale in divisa.
Sulla stessa linea anche l’Ugl. “Siamo solidali agli agenti che hanno subito l’aggressione afferma – il segretario territoriale Giovanni Musumeci – È fondamentale riconoscere il loro impegno e il rischio che affrontano quotidianamente per garantire la sicurezza della comunità”
“La violenza contro le forze dell’ordine – attesta Maurizio Maccarrone segretario provinciale dell’Ugl Autonomie Locali – è inaccettabile e richiede una risposta ferma da parte delle istituzioni e della società”.
“Ogni giorno gli esponenti delle forze dell’ordine rischiano la vita anche a causa di una violenza dilagante che ci preoccupa”. Così in una nota il segretario della Uil Fpl di Catania Mario Conti, che esprime solidarietà alle vittime e auspica “che ci sia da parte di tutta la società civile e istituzionale una risposta adeguata affinché questi episodi non si verifichino più”.