Catania e le esondazioni nell'area industriale, aggiudicata la gara - Live Sicilia

Catania e le esondazioni nell’area industriale, aggiudicata la gara

Catania, un'area interessata dal progetto
La Regione ha affidato la pianificazione del canale di gronda
COLLETTORE B
di
2 min di lettura

L’obiettivo è smaltire in mare le acque piovane che scendono dai paesi che si trovano alle falde dell’Etna, evitando di esporre la città di Catania – e in particolare la sua zona industriale – ai devastanti allagamenti che si sono verificati in passato. Per questo un team di professionisti, che fa capo alla Omniservice Engineering di Aragona, è già al lavoro per pianificare le opere di completamento del canale di gronda della città di Catania. Si tratta del cosiddetto “Collettore b” destinato a raccogliere le acque a monte per poi smaltirle correttamente in mare. L’intervento, non appena sarà ultimato il progetto esecutivo, potrà immediatamente essere realizzato. A entrare in azione sarà il Consorzio Stabile Medil di Benevento che, contestualmente, si è aggiudicato i lavori per un importo di 32 milioni di euro.

E’ questo il risultato della gara espletata dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tempi che inevitabilmente si accorceranno, dunque, grazie all’appalto integrato al quale hanno fatto ricorso gli uffici diretti da Maurizio Croce. I lavori dovranno essere completati in tre anni.

Il doppio responso del bando porta oramai a un passo dal traguardo inseguito invano per oltre trent’anni. L’opera, fondamentale per la raccolta delle acque meteoriche provenienti dai paesi che si trovano alle falde dell’Etna, fu infatti pensata già nel 1989, ma fino a oggi è rimasta una grande incompiuta nonostante gli allagamenti provocati dal canale Buttaceto, le cui straripanti piene vengono favorite proprio dall’assenza, nell’area nord occidentale del territorio etneo, di un adeguato sistema di convogliamento che ne impedisca il sovraccarico d’acqua.

«E’ un impegno – ha dichiarato il presidente Renato Schifani – che la Regione sta portando avanti nel modo più celere possibile per archiviare definitivamente una interminabile stagione di pericoli, danni e disagi. Con quest’opera, attesa da oltre trent’anni, saranno impediti i devastanti allagamenti che hanno più volte interessato la zona industriale. Su questa linea proseguiremo, attraverso la Struttura contro il dissesto idrogeologico, in ogni altra porzione del territorio siciliano dov’è necessario ristabilire condizioni di sicurezza e ridare serenità ai cittadini». 

Intanto, sul Buttaceto e i terreni adiacenti sono già in corso indagini che adesso saranno comparate e condotte in sinergia con le verifiche avviate dai progettisti che stanno lavorando al “Collettore b”. Ciò aiuterà a individuare le migliori soluzioni tecniche da adottare in fase di esecuzione delle opere.

Le acque che saranno intercettate dalla nuova conduttura – che si snoderà dal quartiere di San Giovanni Galermo verso il Comune di Misterbianco – troveranno sbocco nel torrente Cubba, emissario finale del sistema fognario pluviale. Saranno realizzate anche alcune vasche di laminazione per aumentare la capacità di accumulo e innalzare ancora di più il livello di sicurezza delle fabbriche dislocate nell’area industriale, ridotta spesso in passato a un enorme pantano.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI