"Miccichè punti alla presidenza dell'Ars, lo sosterrò"

“Miccichè punti alla presidenza dell’Ars, lo sosterrò”

Gianfranco annuncia che resterà. E Cateno si fa sotto. Ecco come.
PARLA CATENO DE LUCA
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Onorevole De Luca, l’onorevole Gianfranco Miccichè dice che non andrà a Roma e che resterà a Palermo. Tanto per parlarne: che effetto le fa?
“Credo che questa affermazione sia figlia del fatto che lui, a Roma, è stato messo da parte. E per chi? Per Licia Ronzulli, indicata quale capogruppo al Senato. Una figura, aggiungo, per cui non ho alcun rispetto politico”.

Ricapitolando in sintesi e spoilerando un po’ il seguito dell’intervista. Per un Miccichè che dice, appunto, di non volere andare a Roma, sciogliendo, almeno per ora, il dilemma, c’è un De Luca che gli offre ponti d’oro a Palazzo dei Normanni. Per ‘amicizia politica’. Ma anche perché è una mossa divisiva che, verosimilmente, non piacerà al centrodestra. A cominciare, forse, dall’interessato.

Suvvia, non ricomincerà a ‘scatenarsi’.
“Dico soltanto che uno come Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars, non può essere gettato alle ortiche e restare fuori dagli spazi operativi. Come è possibile?”.

E lei che suggerirebbe a ‘Gianfranco’?
“Di verificare se sussistono le condizioni per fare di nuovo il presidente dell’Ars. Io non avrei nulla in contrario, lo appoggerei. Lo dico chiaramente. Noi, nel caso, lo appoggeremmo”.

Gli vuole proprio bene.
“Miccichè è un buono, non è ombroso. Non coltiva rancori, né vendette, è così, spontaneo. Mentre Schifani…”.

Il presidente Schifani?
“Mi pare che sia all’opposto da molti punti di vista. Non penso che avranno un rapporto semplice”.

Ma niente niente vuole fare l’inciucio con i miccicheiani, o, magari, insinuarsi?
“Niente inciuci. Noi avremo il nostro governo di liberazione per incalzare quello eletto. Presenteremo disegni di legge e ci daremo da fare con chi ci sta. Anche con Miccichè? Perché no? Però…”.

Però?
“Mi auguro davvero che faccia il presidente dell’Ars, un ruolo che ha svolto bene. E spero che non entri in una giunta con cui non ha nulla da spartire”.

Ma lei lo vorrebbe accanto Miccichè, o le risulterebbe ingombrante?
“Gli chiederei subito che ruolo vuole. Ci sono tante battaglie sul territorio da portare avanti e tra di noi c’è una antica sintonia, da quando ero il capogruppo di Forza del Sud”. (Roberto Puglisi)


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