PALERMO – “Per entrare nel mio palazzo e tornare nel mio appartamento devo farmi spazio fra le prostitute e i loro clienti, la situazione non è più sostenibile”. Questa è solo una delle tante testimonianze rilasciate dagli abitanti della prima circoscrizione che vivono fra via Lincoln, via Garibaldi e via Milano. Uomini e donne ormai sul piede di guerra che hanno lanciato un ultimatum all’amministrazione comunale tramite una petizione e una raccolta firme. “Viviamo nel degrado – dice Antonella Mercadante, che abita in via Lincoln – tra prostituzione e spaccio. Nel fine settimana la situazione peggiora anche per la grande concentrazione di locali notturni. Vorrei che fosse chiaro – continua – che il centro storico non è solo via Maqueda, ma anche via Roma e i suoi vicoli, la stazione centrale e via Lincoln. Anche questa zona è un biglietto da visita della città per i turisti”. E ancora: “Ormai ci stiamo abituando a vivere così – dice invece Giovanni Panepinto, residente e gestore di un albergo a pochi passi da via Milano -. Circondati da prostitute e transessuali che, protetti dalla scarsa e pessima illuminazione e dalla presenza dei cassonetti dell’immondizia, consumano rapporti addirittura per strada. Noi chiamiamo sempre le forze dell’ordine, con il risultato che il problema non si risolve, ma si sposta di qualche metro”.
Allertata la circoscrizione: è proprio lì che i residenti hanno presentato le loro firme. “Ci siamo attivati immediatamente – racconta il presidente della prima circoscrizione Massimo Castiglia – sappiamo bene che in questa zona la situazione è grave e pressoché invariata da vent’anni. Ma è bene che i cittadini siano informati. Non si tratta di prostitute qualsiasi, qui si parla di ragazzine, spesso minorenni, di origine africana che in molti casi vengono costrette a prostituirsi. La situazione è delicata – sottolinea – non possiamo rischiare che vengano ulteriormente maltrattate le ragazze, ma sappiamo bene a cosa porta purtroppo l’indifferenza delle istituzioni nei confronti delle legittime richieste dei cittadini. Penso alle ronde notturne come quelle organizzate anni fa sempre dai residenti esasperati, o violenze gratuite di qualsiasi genere nei confronti di questi soggetti deboli”.
La circoscrizione ha già istituito un tavolo con residenti e rappresentanti di associazioni cittadine che si occupano del recupero delle donne sfruttate. “Il prossimo passo sarà creare un tavolo inter-istituzionale contro la tratta di esseri umani composto da magistratura e tutte le altre forze dell’ordine – aggiunge Castiglia -. Lo sfruttamento della prostituzione è una delle principali fonti di guadagno delle organizzazioni criminali, minare in modo incisivo questa attività quindi è il primo e fondamentale passo per ristabilire un livello accettabile di legalità in questa zona”.
Vista l’importanza del tema e la diffusione del problema anche in altre zone della città, ad unirsi al tavolo tecnico anche rappresentanti di altre circoscrizioni: “Abbiamo deciso di partecipare con entusiasmo ai lavori – dice il vicepresidente dell’ottava, Marcello Longo -. Ci siamo sentiti coinvolti perchè parte del nostro territorio deve affrontare la stessa emergenza. Tantissime le segnalazioni degli abitanti delle zone limitrofe a piazza Tredici vittime, il porto e via Guardione. Anche noi stiamo dando una mano con proposte e idee per affrontare la difficile questione”.
Intanto il Comune è intervenuto sul territorio per cercare di dare una prima risposta ai cittadini del centro storico: “Abbiamo contattato la Rap che immediatamente ha spostato i cassonetti dei rifiuti dietro ai quali spesso si consumavano rapporti e contrattazioni illecite – spiega il vicepresidente della prima circoscrizione Antonio Nicolao -. Inoltre dopo una riunione con i vertici di Amg, presto verranno ripristinati, se fuori uso, o implementati gli impianti di illuminazione in zona. Anche questi piccoli interventi possono contribuire a migliorare la situazione”.