Le primarie del centrosinistra per scegliere il candidato sindaco di Palermo, in vista delle amministrative di primavera, si svolgeranno il 29 gennaio prossimo. Lo ha stabilito l’Assemblea cittadina, organizzata nella sala Valdesi del capoluogo siciliano. All’iniziativa hanno parecipato Pd, IdV, Sel, Federazione della Sinistra, Verdi, movimenti e associazioni del coordinamento per Palermo.
C’era tutto il centrosinistra ieri pomeriggio alla Sala dei Valdesi di via Spezio, a Palermo, per l’incontro del movimento “Per Palermo è ora”. Parti politiche insieme a rappresentati di diverse realtà della società civile. Obiettivo: mettere in moto la macchina per le primarie con un confronto aperto. “Quello di oggi è un segnale di avanzamento importante: c’è per la prima volta dopo un anno tutto il centrosinistra riunito, e non nelle segreterie di partito ma in un luogo aperto alle parti migliori della nostra società civile, quelle che in questi anni si sono spese di più per questa città. Un reticolo indispensabile per garantire non solo l’alternanza di governo, ma un’alternativa per questa città”, ha commentato Sergio Lima.
Apre i lavori Titti De Simone: “Palermo è ora lancia le primarie con la costituzione di un tavolo tecnico, secondo criteri paritetici tra esponenti dei partiti e della società civile, e un tavolo di garanti. La data è quella del 29 gennaio”. Nodo della questione, però, sempre la stessa: la posizione del Partito Democratico. Non sono infatti mancati toni accesi né polemiche nell’affollatissima e caldissima sala, questo pomeriggio. “Per ora dobbiamo lavorare per mettere insieme il centrosinistra, poi valutaremo l’allargamento”. Alle parole del segretario provinciale del Partito Democratico, Enzo Di Girolamo, che già ieri mattina aveva dichiarato: “Il nostro obiettivo è quello di unire il centrosinistra per vincere le elezioni. Andremo all’assemblea per ascoltare il dibattito, poi prenderemo una decisione”, Fabrizio Ferrandelli (nella foto) replica seccamente: “Se il Pd ci viene a dire che è pronto a partire senza allargamenti al Terzo Polo, partiamo subito. Ma che ci sia una risposta chiara, che la sua presenza oggi non sia solo un modo per prendere ancora tempo. Abbiamo già aspettato abbastanza. Io credo che a vincere siano sempre i progetti, non la sommatoria”.
Stessa posizione contro l’apertura al Terzo Polo, quella di Davide Faraone che ha ribadito: “Se ci sarà la larga intesa io farò altre scelte”, e di Orlando che ha commentato: “Se il Pd continua a sostenere il governo Lombardo, noi non ci saremo”, facendo già sapere infatti che non sarà presente all’incontro che è stato convocato lunedì 3 ottobre alle 16, nella sede del Pd di via Bentivegna. Quasi soffocato dal pubblico invece l’intervento di Tonino Russo (Pd) che dopo la dichiarazione di Ferrandelli ha detto: “Non mi sento qui né padrone di casa né ospite, sono rimasto colpito dagli interventi dei movimenti cittadini e anche da quello di Ferrandelli. Sarei anche favorevole alla sua candidatura a sindaco: ci vogliono facce giovani. Vedi a cosa mi spingo…”.