SCIACCA (AGRIGENTO) – Sicilia senz’acqua e così in giro per l’Isola si cercano nuove risorse idriche. Sondaggi geologici imminenti, per la captazione dal sottosuolo di nuove risorse idriche sul territorio di Sciacca (Agrigento), sono stati annunciati oggi da Settimio Cantone, presidente dell’Azienda idrica comuni agrigentini (Aica), la società pubblica che da due anni ha preso il posto dell’indagata Girgenti acque nella gestione integrata delle risorse idriche in provincia di Agrigento. “Sappiamo che il territorio saccense – dice Cantone – è provvisto di sorgenti che al momento, tuttavia, si disperdono. La possibilità di individuarle e utilizzarle per l’intero territorio provinciale ci permetterà, in prospettiva, di abbattere gli alti costi che attualmente sosteniamo per rifornirci da Siciliacque. Costi che rendono le bollette idriche delle famiglie agrigentine particolarmente onerose”.
Il territorio è provvisto di sorgenti
“Sappiamo che il territorio è provvisto di sorgenti che al momento, tuttavia, si disperdono – ha spiegato Cantone – la possibilità di individuarle e utilizzarle per l’intero territorio provinciale ci permetterà, in prospettiva, di abbattere gli alti costi. Costi che rendono le bollette idriche delle famiglie agrigentine particolarmente onerose”.
Problemi di acqua anche a Palermo
Trovare nuove fonti idriche sarebbe, comunque, un bene non soltanto per Agrigento e provincia. Nei giorni scorsi, in quasi 50 Comuni palermitani (da Villabate a San Giuseppe Jato) è scattato il piano di emergenza per il basso livello di acqua negli invasi, dovuto alle scarse precipitazioni e alle temperature al di sopra delle medie, costringendo Amap ad adottare, in via precauzionale, un programma di riduzione delle portate prelevate dagli invasi e dalle fonti, con consequenziali abbassamenti delle pressioni nelle reti.

