Cgil: "I lavoratori dell'aeroporto di Palermo stremati, servono soluzioni" - Live Sicilia

Cgil: “I lavoratori dell’aeroporto di Palermo stremati, servono soluzioni”

“Ci appelliamo al senso di responsabilità del presidente Schifani. Viviamo un dramma sociale"

PALERMO – Da quando l’aeroporto di Catania, lo scorso 16 luglio, gli scali di Palermo e Trapani hanno dovuto compensare per non lasciare a terra i passeggeri, con conseguenti disagi e aumento del carico di lavoro per i dipendenti.

La Cgil Palermo e Filt hanno diramato una nota parlando del “dramma che stanno vivendo i lavoratori dello scalo, tra turni insostenibili e condizioni di lavoro proibitive. Manifestano solidarietà ai lavoratori dell’aeroporto ‘Fontanarossa’ di Catania e chiedono alla Regione misure urgenti e risposte concrete per assicurare in tempi rapidi il ritorno alla normalità.

Aeroporto di Catania, tutti i voli in partenza e arrivo di oggi

“Ci appelliamo anche noi al senso di responsabilità evocato dal presidente Schifani – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario generale Filt Cgil Palermo Fabio Lo Monaco –. Evidentemente, però, il senso che diamo a questo termine è molto differente. Infatti, in questo momento, la situazione che sta vivendo l’aeroporto di Palermo è quello di un dramma sociale: lavoratori costretti a turni massacranti, carichi di lavoro insostenibili, mancanza di riposo fisiologico, ambienti di lavoro poco salubri a causa della mole di persone presenti e delle attuali condizioni meteorologiche. Passeggeri e lavoratori sono abbandonati a se stessi”. 

Cgil e Filt sottolineano approssimazione in alcuni passaggi. “La task-force ha semplicemente spostato con una equazione matematica alcuni voli dal punto A al punto B, probabilmente sbagliando qualche calcolo. Infatti, ci risulta che nella giornata di ieri diversi voli non schedulati sono atterrati a Palermo nell’incredulità generale”, osservano Ridulfo e Lo Monaco.

“Nelle chat interne dei lavoratori è un susseguirsi di frasi e reazioni disperate, segno che è stato raggiunto l’apice – aggiungono i segretari di Cgil Palermo e Filt –  C’è chi vuole gettare la spugna, c’è chi torna a casa piangendo perché non riesce a scaricare lo stress in altro modo. Frasi come ‘basta, non ce la faccio più’, ‘qui non si respira’, ‘è una guerra’, rendono quella che è l’atmosfera incandescente di questi giorni. Non possiamo rimanere sordi a certi drammatici appelli, è necessario che intervengano le istituzioni, la Prefettura, la Protezione civile e soprattutto l’Enac”.

Nel mezzo del dramma per lavoratori e passeggeri, Cgil e Filt hanno preso atto della “stucchevole farsa” sulle dimissioni ventilate dell’amministratore di Gesap, Vito Riggio, “ennesimo atto di irresponsabilità di una classe politica inadeguata ad affrontare emergenze di tale portata”.

“Manifestiamo la nostra solidarietà ai lavoratori di Catania, altre vittime inermi di questa brutta vicenda – aggiungono Ridulfo e Lo Monaco – Chiediamo risposte concrete sui tempi reali di ripristino delle infrastrutture di Catania. Riteniamo che la Regione debba concentrare le risorse, anche quelle economiche, sull’emergenza. Sarebbe indispensabile distaccare, su base volontaria, il personale dell’handling e del gestore di Catania, garantendo personale formato, che dia in grado di dare il cambio ai lavoratori di Palermo”.


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