Palermo – Un piano straordinario di assunzioni nella pubblica amministrazione, dove mancano all’appello circa 40 mila unità, la creazione di un’agenzia regionale per lo sviluppo per rilanciare l’apparato produttivo e creare lavoro: sono due delle richieste della Cgil Sicilia per fare fronte alla disoccupazione giovanile e costruire nell’isola nuove prospettive per chi si affaccia sul mercato del lavoro. ùNe ha parlato il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, nell’intervento che ha aperto l’assemblea regionale dei delegati under 35, alla quale partecipa il leader nazionale Maurizio Landini. “E’ gravissimo- ha detto Mannino- che i giovani siano costretti a emigrare per trovare lavoro, oppure ad accontentarsi di un lavoro povero, sottopagato, sfruttato, precario. E’ quello che accade nella maggior parte dei casi. Occorre garantire un futuro alle giovani generazioni”.
Mannino ha anche rilevato che “il programma Gol è un’opportunità da non sprecare come è accaduto con Garanzia Giovani”. E sottolineato la necessità di “percorsi di formazione continua che tengano conto della direzione in cui dovranno necessariamente andare le politiche di sviluppo e il mercato del lavoro, quella cioè della transizione ecologica. Urgono politiche giovanili innovative – ha rilevato- in raccordo con politiche di sviluppo che puntino al rilancio e alla riqualificazione dell’apparato produttivo, alla valorizzazione delle vocazioni naturali dell’isola, ai processi di transizione energetica e digitale”. Il segretario della Cgil Sicilia ha sottolineato anche la necessità di “ruoli e partecipazione dei più giovani ai processi decisionali, cosa che la Cgil sta già facendo”.
La disoccupazione giovanile nell’isola è a circa il 24%. . Tra i giovani prevalgono i contratti precari, i Neet si attestano a circa il 40%. ” Gli ultimi dati Svimez – dice Mannino- aggiungono preoccupazione su preoccupazione, unitamente al fatto che da parte del nuovo Governo leggiamo nei primi passi, dall’autonomia differenziata alla Finanziaria, un totale disinteresse per il Mezzogiorno. Qui la povertà cresce- sottolineai- e la bandiera del nuovo governo è l’abolizione del reddito di cittadinanza. Non ci siamo proprio”. Tra i temi affrontati dal segretario nazionale Maurizio Landini ci sono le trasformazioni tecnologiche e le trasformazioni ad esse connesse. “Siamo di fronte a un cambiamento: se penso a Termini Imerese siamo di fronte al passato, le auto diesel e benzina non si faranno più. Essere in grado di stare all’avanguardia significa fare investimenti per energia rinnovabili le farli adesso. C’è una trasformazione digitale che non si ferma: al centro non ci deve essere il profitto delle imprese ma la qualità della vita delle persone”.