PALERMO – Non ce la fa preparare l’arringa difensiva in tempo per l’udienza di domani. Lorenza Guttadauro rinuncia al mandato al processo, in corso a Caltanissetta, sulle stragi di mafia del ’92, ma continuerà ad assisterlo nel dibattimento in cui lo zio, Matteo Messina Denaro, è imputato per estorsione.
Nipote e legale. Lorenza Guttadauro è la figlia di Filippo Guttadauro e Rosalia Messina Denaro, sorella del boss di Castelvetrano. Il papà, condannato per mafia, sta scontando l’ergastolo bianco, è il fratello del boss di Brancaccio, Giuseppe, ex medico dell’ospedale Civico di Palermo, tornato in carcere l’anno scorso.
La professionista ha anche difeso la zia Anna Patrizia, sorella di Messina Denaro, il fratello Francesco, arrestati con l’accusa di essere il braccio operativo del capomafia, e il marito Luca Bellomo, che di recente ha finito di scontare una condanna per mafia.
In occasione del processo al marito il pubblico ministero sollevò il tema della possibile incompatibilità. Vietarle di assistere il marito, scrisse allora il giudice, avrebbe violato il diritto di difesa. Alla fine il legale ha fatto un passo indietro, rinunciando a difendere il marito ed evitando il corto circuito.