Chi mancava alla sfiducia?| Ecco gli assenti a Sala d'Ercole - Live Sicilia

Chi mancava alla sfiducia?| Ecco gli assenti a Sala d’Ercole

Durante la mozione di sfiducia, presentata dal M5S al governatore Rosario Crocetta, qualche deputato era assente in aula. Così, ecco che potrebbe far capolino un nuovo gruppo parlamentare a Sala d'Ercole. Linfa nuova per la maggioranza che andrebbe a pescare tra le fila dei partiti di opposizione. Il canovaccio sembra essere già scritto.

PALERMO – Qualcuno era assente. Qualcun altro si è invece schierato contro la mozione di sfiducia al governatore. Così, ecco spuntare l’identikit di quello che potrebbe essere un nuovo gruppo parlamentare a Sala d’Ercole. Un gruppo che potrebbe estendere ulteriormente la maggioranza di Rosario Crocetta, pescando anche stavolta tra le fila dei partiti di opposizione. Ex lombardiani o esponenti di centrodestra. Tutti, insieme a qualche altro deputato che finora ha recitato un ruolo solitario in Assemblea, potrebbero incontrarsi sotto il vessillo del Centro democratico che fa capo a Bruno Tabacci. E il canovaccio sembra essere già scritto. La trama evidente, in occasione del voto alla mozione di sfiducia.

Al momento della votazione, infatti, ecco l’endorsement ormai ampiamente annunciato di Pippo Currenti. Il deputato, recentemente coinvolto nell’inchiesta sul Ciapi, indicata dal governatore, lo stesso giorno della mozione, come il simbolo di tutti gli sprechi e di tutte le ingiustizie, ha saltato il fosso. Uno dei politici coinvolti (e non è l’unico, nella maggioranza di Crocetta) nell’inchiesta sulla Formazione ha giurato fedeltà al governatore. E per questo si è guadagnato l'”espulsione” dalla Lista Musumeci, con tanto di accuse: “In politica ci sono sbandati e disertori”. E la “diserzione” di Currenti, quasi certamente condurrà all’approdo in un nuovo porto. A lungo si è parlato di un avvicinamento ad Articolo 4. Ipotesi che al momento sarebbe tramontata. Così, ecco la novità all’orizzonte. Già. Perché tra i voti a favore del governo, c’è anche quello di Pippo Gianni. Lui al momento è l’unico rappresentante “ufficiale” della forza politica di Tabacci. Il momento adesso sembrerebbe maturo per la nascita di un gruppo. Anche Michele Cimino sembrerebbe interessato. Anche in vista di un possibile rimpasto, previsto per i primi mesi dell’anno prossimo. Momento nel quale i sostenitori di Crocetta potrebbero presentarsi come “gruppo” e non più come singoli parlamentari. Ma per formare un gruppo, a quel punto, servirebbero altri due deputati.

Per raggiungere la fatidica quota di cinque. E tra i corridoi di Palazzo dei Normanni in tanti invitano a guardare la lista degli “assenti” in occasione del voto di sfiducia. A dire il vero, per alcuni dei tredici deputati (tanti erano quelli che non hanno partecipato alla votazione), difficilmente si può parlare di un’assenza dalla valenza politica. E, anzi, qualcuno di loro, come Pippo Di Giacomo (Pd) precisa: “La mia assenza per quel giorno era stata ampiamente preannunciata e aveva motivazioni familiari”. Bruno Marziano (Pd) spiega che quel giorno era “a Strasburgo per motivi istituzionali. In rappresentanza del Parlamento si è discusso un report sullo Statuto speciale”. Paolo Ruggirello (Articolo 4) sempre per motivi istituzionali, si trovava a Roma. Marco Forzese (Drs) invece racconta: “Purtroppo un lutto ha colpito una persona cara. Nel pomeriggio ho partecipato ai funerali”. Ognuno di loro, però, puntualizza che, se si fosse trovato in Aula avrebbe certamente votato contro la mozione, cioè a favore del governo. Stesso discorso per un altro assente, l’altro deputato del Pd Giovanni Panepinto. L’assenza di Franco Rinaldi (Pd) invece, avrebbe motivazioni più personali, così come quella di Riccardo Savona. I due sono stati protagonisti di recenti polemiche, molto furiose, col governatore. Che non ha risparmiato ai due deputati accuse al limite dell’offesa. Così, l’assenza in Aula era forse legata, da un lato, dalla necessità di non esprimere una posizione in dissenso col partito, nè quella di esprimere la fiducia a un governatore col quale si è da tempo ai ferri corti. Dall’altra, forse, alla volontà di snobbare la mozione nei confronti di un presidente che pochi giorni fa invitò Savona ad abbandonare, perché “indegno” la convention dei Drs.

Ma quel giorno, tra gli assenti, ecco anche qualche esponente della maggioranza. Nessun dubbio su Toti Lombardo, non in Aula per motivi personali, nè per Santi Formica. L’assenza del deputato Pdl Giuseppe Milazzo invece è stata spiegata chiaramente in Aula. E poco ha a che vedere col gradimento al governo Crocetta: “Non parteciperò – ha detto – al voto su una mozione presentata dal Movimento cinque stelle. Lo stesso che da mesi attacca in modo furibondo il nostro leader Silvio Berlusconi. Preferisco tornare a casa, che è meglio”. Ed è andato via davvero. Anche l’assenza del deputato trapanese Mimmo Fazio (Misto) sembra legata a un generale disinteresse sulle sorti di questo governo. Un atteggiamento in qualche modo già palesato durate il voto alla Finanziaria.

E allora? Dove trovare i due deputati utili a formare il nuovo gruppo a sostegno di Crocetta? Tra gli assenti, infatti, ecco figurare Dino Fiorenza e Pino Federico. Il primo, però smentisce ogni ipotesi di dialogo in vista della nascita di nuovi gruppi. “Almeno per il momento”. Però precisa: “Ho sempre creduto nel movimento e nei principi che hanno ispirato prima l’Mpa, poi il Partito dei siciliani. Ma sia chiaro: al momento ritengo che Raffaele Lombardo sia l’unico in grado di portare avanti un discorso di quel tipo. Se lui decidesse di farsi da parte o se l’esperienza autonomista dovesse spegnerei, a quel punto, non credo che ci siano eredi all’altezza. E ognuno farà le sue riflessioni”. Di certo c’è che dentro il Pds, il clima non è così armonioso. Anche la presa di posizione sulla mozione non sarebbe stata discussa all’interno del gruppo. Dove i mal di pancia sono diversi. Ed è lì che il nuovo gruppo, quello che potrebbe nascere, magari, prima della fine dell’anno, potrebbe “pescare”. Fungendo così da quinta gamba a una maggioranza, quella di Crocetta, che continua a pescare un po’ dovunque.


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