Quando chiedi a Raffaele Lombardo il “tutto bene?” di default a principio di conversazione, lui sbuffa e al telefono lo indovini sorridere sotto i baffi. “Diciamo che potrebbe andare meglio”. Come dargli torto? Dentro il suo governo s’è scatenata una guerra senza precedenti, tra gli assalti alla baionetta del duo Andrea Vecchio-Marco Venturi, le dimissioni del vice Massimo Russo, i mal di pancia degli assessori per le intemperanze dei due colleghi confindustriali. Un bel caos. Lombardo si sforza di mantenere la calma.
Cosa risponde alle critiche mosse dai suoi assessori Marco Venturi e Andrea Vecchio sull’irregolarità nella gestione della giunta?
“Che ovviamente l’amministrazione ha operato nel pieno rispetto della legge regionale e in particolare lo ha fatto sull’Irsap, che ha fatto perdere il controllo dei nervi ai nostri assessori. Tutto il problema sta nel voto di giorno 6 alla Sac, la Società aeroporto di Catania, perché il voto dell’Irsap potrebbe rivelarsi decisivo. E siccome i colleghi di Vecchio e di Venturi…”
A chi si riferisce, a Confindustria?
“…Parlo proprio di loro: non vogliono prendere atto di una situazione che è quella che è. L’irsap dovrà avere un suo rappresentante. E poiché la legge parla di costituzione dell’Irsap, mi meraviglia che sia Albanese che gli altri stiano eccependo la regolarità dei nostri comportamenti”.
C’erano già i commissari liquidatori delle Asi…
“E quanto dovevano durare in carica? Era previsto un termine, l’assessore Venturi ha disposto una proroga che scade il 2 settembre. Per tempo abbiamo individuato un commissario, la dottoressa Giammanco, che rimetterà il mandato per come la legge bloccanomine consente. Avevamo anche previsto un cda ma non essendo trascorso il termine minimo per il parere della commissione Affari costituzionali, prima che entrasse in vigore il bloccanomine, è saltato”.
L’obiezione di Venturi è questa: si può commissariare una scatola vuota come l’Irsap, che sostanzialmente ancora non esiste?
“No, si commissariano 11 Asi, che mi pare tutti volevamo lasciarci alle spalle. Ora si insedia un solo commissario. È la riforma, cui stiamo dando semplicemente esecuzione”.
Ha letto cosa le ha scritto Vecchio? Le consiglia di non mettere piede a Palazzo d’Orleans.
“Vecchio i consigli se li risparmi per i suoi amici. Se ho fatto una sciocchezza in questi ultimi mesi è stata quella di nominarlo assessore. Ha tradito la fiducia che avevo riposto in lui, e dovrebbe compiere un gesto di coerenza. Ma a me non interessa. Guardi: in giunta l’assessore Vecchio non ha mai votato in modo difforme dagli altri assessori. Quando parla di provvedimenti clientelari, quali sarebbero? Tutti i provvedimenti sono stati approvati all’unanimità. In quanto a quello che dice qualche sconsiderato, cioè che si siano privilegiate le cilientele: intanto abbiamo privilegiato il debito, come fa qualsiasi persona dignitosa e perbene. E poi è giusto che paghiamo gli stipendi. Ai ‘clientes’? Questa gente non sa di cosa parla e offende migliaia di persone che lavorano. Qui si paga lo stipendio a persone che lavorano, altro che clientes. Sono i lavoratori che abbiamo trovato, non ne abbiamo assunto uno solo. Per questi signori questa gente è carne da macello”.
Sì, ma visto che lei parla di debito, ci sono anche i debiti che la Regione ha verso le aziende, i fornitori…
“Se avessimo pagato le imprese anzichè gli stipendi, avrebbero titolato ‘Caos alla Regione, si lasciano senza stipendio migliaia di famiglie’. Abbiamo come è noto una crisi di liquidità. Ma priorità non vuol dire esclusività. Pagati gli stipendi, ovviamente soddisferemo anche le altre esigenze”.
Intanto c’è da approvare la spending review. La giunta è saltata per tutta la settimana, quando si riunirà?
“Non è mai saltata perché non è stata convocata. Sono rientrato e ho convocato la giunta per le 13 di martedì”.
E in quella sede darete il via libera alla spending review?
“Sì. E si affronteranno anche le tematiche in ordine alla regolarità della nomina del commissario del’Irsap sollevate dall’assessore Venturi”.
E affronterete anche la vicenda delle dimissioni di Massimo Russo?
“Non credo che la giunta voterà qualcosa su questo argomento”.
Vi siete parlati con Russo?
“Sì, al telefono. Ci vedremo stasera (ieri sera, ndr)”.
Non sembra intenzionato a cambiare idea…
“Gli parlerò e sentirò le sue ragioni. Russo è tutta un’altra pasta di uomo, ha tutta un’altra storia. Ho detto che tutti dovremmo essergli grati”
Eppure anche lui ha mosso critiche dure. Ha parlato di politica impazzita…
“Devo dire che non ha tutti i torti”.
Se le dimissioni di Russo non rientreranno nominerà un nuovo vicepresidente?
“Non è il caso di anticipare niente. Spero che il nostro confronto sia sereno. Mi pare prematuro anticipare altro”
Quindi lei si sente di negare che la campagna elettorale stia condizionando l’attività della giunta?
“Ma cosa stiamo facendo? Prendere atto dei limiti del patto di stabilità, approvare la spending review e pagare gli stipendi”.
Lei la campagna elettorale la vedrà da spettatore come aveva annunciato?
“Una mano al Partito dei siciliani la darò”.
Le piace la candidatura di Miccichè?
“Mi piace il Partito dei siciliani, che è alleato con Miccichè. E quindi…”.
Non è che ha qualche sorpresa in serbo al riguardo?
“Non credo proprio”.