I pm Claudia Ferrari e Geri Ferrara hanno chiesto la condanna a quattro anni ciascuno per i due dirigenti di Fincantieri, Roberto Olivari e Filippo Oddo. I due sono accusati di lesioni colpose e omesso controllo, ai danni di tre lavoratori dei cantieri navali rimasti ustionati a causa di una doppia esplosione nel maggio 2005. Sei mesi ciascuno, solo per lesioni colpose, sono stati chiesti per Aurelio D’Agostino, titolare della cooperativa Guardie di fuochi Trinacria, e Roberto Giufrida, della Spavesana srl. Il 18 maggio 2005 quattro lavoratori dei cantieri navali di Palermo rimasero feriti dentro la Neptune, una nave da trasporto che stava per essere completata, commissionata da un armatore greco alla Fincantieri. In un primo momento rimase ferito Giovanni Lo Monaco, che stava verniciando la nave. Secondo i pm, l’impianto elettrico difettoso e la mancanza di un sistema di aspirazione per i vapori della vernice causarono la prima esplosione. A questo punto vennero chiamati altri tre dipendenti dei cantieri che entrarono nella nave quando si verificò la seconda esplosione. Due dei tre rimasero gravemente ustionati per il 30 per cento del corpo. L’avvocato Fabrizio Bellavista, il difensore di Domenico Sampino, una delle vittime, ha chiesto il risarcimento di 1,2 mln. Il processo è stato rinviato al 14 ottobre.
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