PALERMO – Rischia di chiudersi con la prescrizione la vicenda giudiziaria di Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo Vito, imputato al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. La corte d’assise d’appello che celebra il dibattimento di secondo grado ha disposto, su istanza dei legali, lo stralcio della sua posizione da quella degli altri imputati: ex politici come Marcello Dell’Utri, boss e ufficiali dei carabinieri come Mario Mori e Antonio Subranni.
Ciancimino è stato condannato a 8 anni in primo grado per calunnia aggravata ai danni dell’ex capo della polizia Gianni De Gennaro. I suoi legali alle scorse udienze hanno chiesto lo stralcio della sua posizione ritenendo che i reati contestati fossero già prescritti prima della pronuncia della sentenza di primo grado. Il 16 aprile la Procura generale e le difese di Ciancimino dovranno concludere. Sarà poi la corte a stabilire se decidere nel merito o pronunciarsi sulla prescrizione. Nel caso in cui i giudici ritenessero la sussistenza degli estremi per una pronuncia di assoluzione nel merito, questa dovrebbe infatti prevalere sulla dichiarazione di prescrizione. (ANSA).