PALERMO – Massimo Ciancimino sta male. Lo scorso marzo è stato colpito da ictus celebrare al carcere romano di Regina Coeli. La notizia si è appresa nel corso della prima udienza del processo sulla trattativa Stato-mafia. La Corte di assise presieduta da Angelo Pellino ha disposto alcuni accertamenti. Poi si deciderà se disporre una perizia.
Il legale di Ciancimino jr, l’avvocato Roberto D’Agostino, cartella clinica alla mano, parla di “una emiparesi sul lato sinistro, difficoltà di deambulazione e linguaggio, e stato confusionale”. Ecco perché presenterà una richiesta di scarcerazione.
Sulla base di un certificato medico del carcere, l’imputato sarebbe in condizioni di partecipare al processo. Di avviso opposto il difensore. Le condizioni del figlio di don Vito, l’ex sindaco mafioso di Palermo, sono peggiorate negli ultimi giorni.
Ciancimino, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e calunnia ai danni dell’ex capo della polizia Gianni de Gennaro, è stato condannato solo per il secondo reato.