Ciapi, Garanzia giovani, Avviso 20 | I nodi irrisolti della Formazione - Live Sicilia

Ciapi, Garanzia giovani, Avviso 20 | I nodi irrisolti della Formazione

Seduta congiunta delle commissioni Lavoro e Bilancio. Poche le certezze emerse sul futuro dei lavoratori.

PALERMO –  Ciapi di Priolo, ex sportelli multifunzionali, Garanzia giovani, Avviso 20. Sono soltanto alcuni dei temi trattati nell’audizione fiume durante la seduta congiunta tra le Commissioni Lavoro e Bilancio all’Assemblea regionale. I due organismi parlamentari hanno ascoltato gli assessori Mariella Lo Bello e Bruno Caruso, insieme ai direttori generali degli assessorati e ai sindacati. Poche, le certezze emerse sul futuro dei lavoratori della Formazione professionale. Tra i dubbi maggiori, quelli legati alla prosecuzione dei progetti, come nel caso di “Prometeo” per il Ciapi. L’attuale ciclo di corsi si concluderà il prossimo giugno e oltre quella data è difficile stabilire se e in che termini proseguirà la programmazione dell’Ente, “principalmente – commentano più deputati presenti in Commissione – perché i giovani siciliani non si fidano più dell’offerta formativa della Regione”.

Molti degli interrogativi legati alle sorti della Formazione professionale potranno ad ogni modo essere sciolti nel momento in cui da Roma saranno liberati i fondi destinati alla nuova programmazione. Si tratta di 242 milioni in tutto, che serviranno anche per dare il via alla terza annualità dell’avviso 20. Circa 50 milioni, inoltre, potranno essere usati per sbloccare gli ammortizzatori sociali per il bacino in uscita. Ma sul via libera a queste risorse sembra ancora lontana l’individuazione di una data certa. “Il vero problema – sussurrano in molti – è soprattutto che non c’è chiarezza su quali basi sarà attivata la nuova programmazione”.

Resta poi il nodo Ciapi. Con le risorse provenienti da Garanzia Giovani, infatti, a mantenere il posto di lavoro sarebbero soltanto i circa 500 orientatori mentre non c’è certezza per gli oltre mille dipendenti, amministrativi e progettisti, che dovrebbero fare rientro agli enti di provenienza. E qui i nodi vengono al pettine, perché molti degli enti da cui provenivano oggi non ci sono più. È proprio su questo punto che i sindacati hanno posto le maggiori resistenze. “In questo quadro di forte incertezza – commenta il vicepresidente della V Commissione, Mariella Maggio (Pd) – è necessario convocare i tavoli del partenariato per capire la nuova formazione dove deve approdare. È inoltre opportuno individuare in modo chiaro le risorse ed eventualmente reperire nuovi fondi se ce ne sarà l’esigenza. Ci stiamo impegnando per costruire una formazione che sia finalmente al servizio del mercato del lavoro, anche attraverso uno stretto collegamento con le imprese e con le loro esigenze. Naturalmente nel far nascere la Formazione di domani faremo tutti gli sforzi per non lasciare indietro nessun lavoratore”.


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