PALERMO – Gianmaria Sparma resta ai domiciliari. Il giudice per le indagini preliminari Cesare Vincenti nega la scarcerazione dell’ex assessore regionale coinvolto nell’inchiesta su Ciapi di Palermo.
È passato troppo poco tempo dal provvedimento del Riesame che lo ha mandato agli arresti in casa e secondo il Gip “sussistono ancora esigenze cautelari”. Una motivazione che il difensore di Sparma, l’avvocato Maurilio Panci, bolla come “laconica”, annunciando un nuovo ricorso al Tribunale della Libertà contro quella che definisce “un’anticipazione di espiazione pena” da parte del suo assistito.
La richiesta di rito immediato avanzata dai pm, il parere favorevole della stessa Procura alla scarcerazione, il fatto che Sparma non ricopra più incarichi pubblici e che abiti fuori dalla Sicilia, e le sue ammissioni di responsabilità durante l’interrogatorio sono tutti elementi che, secondo il difensore, avrebbero dovuto fare scattare la scarcerazione. Di parere opposto il Gip. Sparma resta ai domiciliari.
