CATANIA – Ritrovato il corpo di uno dei dispersi di Scordia. Si tratta di Sebastiano Gambera, 67 anni, che ieri, dopo che la piena ha raggiunto la sua auto, si sarebbe spaventato a tal punto da decidere insieme alla moglie di abbandonare il mezzo e proseguire a piedi in un disperato tentativo di salvarsi la vita.
Il corpo senza vita sarebbe stato ritrovato in un agrumeto in contrada Leonella, al confine con Lentini, a un paio di chilometri dal luogo in cui la coppia era stata vista l’ultima volta.
A fare scattare l’allarme, ieri pomeriggio, è stato un uomo rimasto bloccato dentro la sua auto per la presenza di un fiume di acqua e fango in strada. Ai vigili del fuoco che lo hanno soccorso ha detto di avere visto una coppia su una Ford Fiesta che, scesa dall’auto, sarebbe stata travolta dalla furia dell’acqua.
Foto: il luogo del ritrovamento
Le dichiarazioni del sindaco
Il sindaco di Scordia Francesco Barchitta parla di tragedia nella tragedia: “Mentre molte auto sono state travolte dalla piena, proprio quella dei coniugi Gambera è stata ritrovata intatta e senza danni. Il dolore oggi è doppio per la nostra comunità rispetto a quello già provato ieri. Le ricerche continuano in contrada Oliastro dove è stata rinvenuta l’auto”.
Sulla situazione della città all’indomani del ciclone il sindaco parla dell’ennesimo disastro dopo quello che ha investito la città nel 2018: “Abbiamo evacuato numerosi cittadini che sono stati alloggiati prima nel nostro centro di Protezione civile e poi dirottati in casa di parenti. Abbiamo decine di case in corso di bonifica e tante altre interessate da controlli relativi alla stabilità degli immobili e stiamo attendendo i risultati dei rilievi. Oggi il tempo sembra clemente ma sono previsti nuovi peggioramenti”.
La viabilità e i soccorsi
“Sul posto – continua Barchitta – sta per arrivare l’ingegnere Cocina, capo dipartimento Protezione Civile, con una squadra attrezzata, e altre squadre sono già arrivate a supporto della nostra comunità. Le strade sia in città che quelle di collegamento sono state liberate anche se solo parzialmente durante la notte per agevolare i soccorsi, rimangono tuttavia situazioni di pericolo derivanti dai detriti sulle carreggiate”.