PALERMO – L’esclusione di alcuni attivisti dal meetup di Palermo, il blocco di uno degli amministratori del canale Telegram utilizzato per dare notizia degli eventi in programma e la messa offline del principale forum di discussione. Assomiglia tanto a un colpo di Stato quello andato in scena tra lunedì e martedì nel Grillo di Palermo, la base degli attivisti che si riconoscono nel Movimento cinque stelle. Le divisioni tra i grillini legati ai deputati nazionali e il gruppo di attivisti locali nelle ultime ore sono sfociate in una vera e propria cyberguerra, che ha portato in primis all’esclusione di alcuni account dal meetup storico di Palermo: tra gli esclusi Marco Santi Tedesco, Vincenzo Francomano, Adriano Varrica, che nel 2007 contribuì a fondare lo stesso meetup, e William Anselmo.
Varrica che, fa parte della corrente in lotta contro i cosiddetti ‘nutiani’ e che insieme con Anselmo è candidato alle Comunarie per le Amministrative di primavera, è stato escluso anche dal ristrettissimo gruppo di amministratori del canale Telegram del Grillo di Palermo. Sulla piattaforma di messaggistica restano amministratori Francesco Lupo, fratello della deputata Loredana, Samanta Busalacchi, ex collaboratrice dei Cinquestelle all’Ars indagata nell’inchiesta firme false, e Mauro Giulivi, compagno di un’altra deputata M5s alla Camera, Chiara Di Benedetto.
A Giulivi è legata anche la terza parte della spy story in salsa grillina: è lui, infatti, ad avere oscurato il forum dei Cinquestelle palermitani, dopo avere scoperto “operazioni maldestre – spiega – sugli utenti registrati”. Secondo Giulivi sarebbero stati cancellati alcuni attivisti, mentre vecchi account disattivati in passato sarebbero stati “abilitati”. Da qui la decisione di oscurare il forum e di sporgere denuncia contro ignoti. A svelare il mistero è stato però lo stesso Varrica, che agli attivisti ha rivelato di essere stato lui a entrare nel forum in qualità di amministratore e ad accettare le richieste di iscrizione pendenti da tempo e mai approvate.
Sullo sfondo resta la guerra per il controllo del Movimento cinque stelle a Palermo, soprattutto in vista delle Amministrative. Una guerra che si combatte anche a suon di eventi, in cui la partecipazione degli attivisti diventa anche un modo per misurare le forze in campo. Qualche giorno fa il tavolo di lavoro sull’ambiente, organizzato su input del deputato regionale Giampiero Trizzino, ha visto la quasi totale assenza degli attivisti legati ai deputati nazionali. Non è passata inosservata, però, la presenza di Tiziana Di Pasquale, sostenuta alle Comunarie dal gruppo dei ‘nutiani’. Di contro, la festa per i nove anni del Grillo di Palermo – dove hanno fatto capolino anche i deputati Claudia Mannino e Riccardo Nuti, indagati per l’affaire firme false, e la collega Loredana Lupo, con il marito Riccardo Ricciardi, anche lui sotto indagine – è stata pressoché disertata dal gruppo Varrica, che sostiene la candidatura dell’ex leader di Addiopizzo Ugo Forello.