Sorridono Città di Messina e Akragas dopo l’andata delle finali nazionali di Eccellenza, che mettono in palio due posti in serie D. I peloritani hanno sconfitto 1-0 al “Celeste” i campani del Gladiator, mentre gli agrigentini hanno ottenuto un ottimo 2-2 sul campo della Città de la Cava.
Ai giallorossi adesso basterà non perdere per ottenere la promozione in D, dove potrebbero trovare i cugini dell’Acr Messina, il cui 67% del pacchetto azionario è stato acquistato all’inizio della settimana dalla famiglia Lo Monaco. Un eventuale derby potrebbe infiammare una piazza negli ultimi anni costretta ad ingoiare tanti bocconi amari dopo l’onta della mancata iscrizione in serie B nella stagione 2008/09 e l’abbandono da parte della famiglia Franza che, ricordiamolo, tra il 2004 e il 2007 aveva tenuto Messina nell’Olimpo del calcio italiano arrivando a sfiorare una clamorosa qualificazione alla Coppa Uefa nel 2005.
Bene anche l’Akragas, che adesso avrà la possibilità di giocarsi la promozione sul proprio campo: con una vittoria o un pari per 0-0 o 1-1 sarà serie D. Si tratta del momento più esaltante della storia recente della società biancazzurra, dopo la radiazione avvenuta nel 1993/94. Da quel momento in avanti, infatti, il club agrigentino non è mai andato al di là del campionato di Eccellenza. Un’eventuale partecipazione al primo torneo dilettantistico potrebbe risvegliare l’entusiasmo sopito di una piazza che, dopo i fasti degli anni ’80 (promozione in C1), è andata incontro a numerose delusioni sportive.
Andiamo alla cronaca delle due sfide:
Città di Messina-Gladiator 1-0
Sono i giallorossi a menare le danze sin dalle prime battute. Al 2′ Assenzio coglie l’incrocio dei pali a Iafullo battuto, subito dopo ci prova Pirrotta dalla distanza ma la sfera esce sul fondo. Al 35′ messinesi vicinissimi all’1-0 con Rosa, che manda alle stelle da due passi. La ripresa inizia così come si era conclusa la prima frazione, ovvero con il Città di Messina in avanti alla ricerca del vantaggio. Gli ospiti agiscono di rimessa, ma raramente arrivano dalle parti dell’estremo di casa Di Dio. Quando la gara sembra incanalata verso binari di parità, arriva l’episodio che sblocca il punteggio. All’ 80′, infatti, il giallorosso Bombara viene abbattuto in area da Criscuolo: per l’arbitro è rigore, trasformato da Camarda per l’1-0 finale.
Città de la Cava-Akragas 2-2
A Cava de’ Tirreni sono i padroni di casa a fare la partita. I siciliani soffrono l’intraprendenza degli attaccanti avversari e al 21′ vanno sotto: azione insistita di Lupico che si vede respinta la conclusione da Casella, che non può nulla sulla ribattuta di De Rosa. Gli ospiti non si scompongono e quattro minuti dopo pervengono al pari: Marasco salta un paio d’avversari e dopo essere entrato in area di rigore batte Adinolfi per il momentaneo 1-1. La ripresa si apre con la Città de la Cava alla ricerca della rete del nuovo vantaggio, che arriva al 57′: De Rosa viene atterrato in area e sul successivo tiro dagli undici metri spiazza Casella. All’84’ arriva il pari dell’Akragas: Guastella lavora un buon pallone e dopo aver scambiato con Indelicato trafigge Adinolfi fissando il punteggio sul 2-2.