Cittadella, nuove strisce blu |Gli studenti: "Boicottiamole" - Live Sicilia

Cittadella, nuove strisce blu |Gli studenti: “Boicottiamole”

Studenti in rivolta, qualcuno invita ad andare a piedi e non utilizzare gli stalli a pagamento: "Se tutti smettessero di pagare - affermano alcuni - e cercassero posto fuori questi problemi si risolverebbero da soli".

 

 

sista a pagamento
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CATANIA – Amareggiati e sconfortati, così gli studenti della Cittadella universitaria di fronte all’operatore che pochi giorni fa ha tinto di blu le uniche strisce di parcheggio bianche rimaste al polo universitario etneo. Carla, smartphone in mano, immortala la scena e la posta su un gruppo Fb: “Come possiamo accettare tutto questo?” scrive. “Non sanno più come fregarci” prosegue qualcuno, “è un’ingiustizia”, “ma chi ci tutela?”, decine i commenti di disgusto.

Ma c’è anche chi propone una soluzione: “Quando la gente paga come pecoroni questo è il risultato. Io odio camminare a piedi, ma preferisco farmi 500 metri in salita piuttosto che lasciare loro 4 euro al giorno per scendere a lezione – scrive Andrea, studente di Ctf – se tutti smettessero di pagare e cercassero posto fuori questi problemi si risolverebbero da soli. Quando la ditta non guadagna più dalle strisce blu ed è costretta lo stesso a pagare l’appalto e il personale, l’anno dopo non lo rinnova!”.

Sabotare gli stalli a pagamento pare sia una strategia utilizzata da vari studenti come segno di protesta. Tuttavia la replica non ha tardato ad arrivare. “Insieme con gli altri rappresentanti in Senato e in Consiglio D’amministrazione abbiamo deciso di informarci a riguardo – spiega Stefano Orlando dell’associazione NIKE – Ci siamo messi in contatto con gli uffici competenti e ci è stata spiegata la situazione.

Ad oggi la ditta che gestisce gli stalli ha un contratto per un certo numero di posti auto, tale numero ormai da diverse settimane sta venendo a mancare a causa dei lavori che si stanno effettuando tra Farmacia e Chimica. Per questo motivo hanno provvisoriamente (il tempo che i lavori verranno completati) convertito alcuni posti auto gratuiti in stalli a pagamento. Sarà nostra cura nei prossimi giorni accertare che ci sia corrispondenza numerica tra gli stalli inutilizzabili a causa del cantiere e quelli convertiti”.

Il riscontro degli studenti però non è stato di certo positivo. “Non ci sono parole! Se ci sono dei lavori in corso all’interno dell’università (causati, di certo, non per colpa nostra) ci dobbiamo andare di mezzo noi?? E se questi lavori durassero più del previsto??” e ancora Andrea che così conclude: “la soluzione corretta sarebbe stata il risarcimento da parte dell’Ateneo degli stalli non utilizzabili a causa dei lavori in corso e non la cancellazione degli unici posteggi gratis per noi studenti”.

 

 


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