PALERMO – Ha vinto al primo turno con un successo al di là delle più rosee aspettative. Ma dalle urne di Palermo Orlando ha tirato fuori anche un doppio “miracolo” politico. Il Professore torna per la quinta volta alla guida di Palazzo delle Aquile con una maggioranza ufficialmente di centrosinistra ma in cui si annidano alcuni uomini di estrazione di centrodestra. Lo chiamano civismo politico. Registrati i dati ufficiali e definito lo schema del nuovo consiglio comunale, quello che si presenta ai palermitani però è un ventaglio di eletti certamente di grande esperienza, ma storicamente non sempre vicini ideologicamente al “Professore” e nemmeno al centrosinistra.
A partire dagli eletti in una delle liste civiche direttamente collegate al sindaco: per “Palermo 2022”, troviamo fra i più votati l’ex vicepresidente dell’Ast Giulio Cusumano con più di duemila preferenze. Cusumano ha una storia politica che affonda le radici nel centrodestra cittadino: nel 2008 è stato eletto col centrodestra in Consiglio comunale e poi nominato assessore all’Ambiente nella giunta di Diego Cammarata. Nel 2012 è stato rieletto fra le fila dell’Udc, di cui è stato capogruppo a Sala delle Lapidi, solo nel 2015 la “conversione” e l’approdo nel gruppo che fa capo al sindaco Leoluca Orlando “Movimento 139”.
Nella stessa lista ha trovato posto anche Mimmo Russo storico volto e rappresentante sindacale dell’esercito dei Pip. Russo ha una lunga storia politica, ma ben lontana dal centrosinistra. Prima in circoscrizione e poi in Comune, ha militato in partiti di destra: Alleanza nazionale prima, Mpa di Lombardo dopo, di cui nel 2012 è stato anche capogruppo.
Ma l’elenco non finisce qui. In questa tornata elettorale è stato eletto un altro ormai ex militante di centrodestra: si tratta di Sandro Terrani, nella lista “Movimento 139”. Fratello dell’ex consigliere Pasquale Terrani, nel 2012 il neo consigliere ci aveva provato ad entrare a Sala delle Lapidi, ma candidandosi con “Grande sud”, creatura politica di Gianfranco Miccichè.
Pezzi di centrodestra anche nella lista “Democratici e popolari”, nata dalla collaborazione fra Partito democratico e Alternativa popolare di Angelino Alfano, che ha eletto ben cinque consiglieri, troviamo fra i più votati in assoluto Francesco Scarpinato con più di tremila preferenze. Scarpinato ha una storia politica davvero lontana da molti dei suoi colleghi di lista: un passato nel centrodestra di Palermo, uomo molto vicino a Marianna Caronia, tanto che nel 2012 era stato eletto in Consiglio comunale proprio con la lista dell’ex candidata sindaco di “Amo Palermo”. Una storia simile è quella di Giovanni Lo Cascio, altro neo consigliere fra le fila di “Democratici e popolari”. Politicamente attivo in città dal 1997 come consigliere alla terza circoscrizione, nel 2012 è entrato in Consiglio comunale con l’Udc. Solo nel 2014 Lo Cascio ha deciso di aderire al gruppo del Partito Democratico. Oggi pare sia uno dei due uomini di punta del vicepresidente dell’Ars Giuseppe Lupo, insieme al consigliere comunale di vecchia data Carlo Di Pisa.
Un discorso a parte andrebbe fatto per la lista organizzata da Totò Cardinale e Edy Tamajo, “Uniti per Palermo”, a sostegno del sindaco Orlando. Cinque seggi per gli eletti di questa lista: Gianluca Inzerillo, Ottavio Zacco, Caterina Meli, Valentina Caputo, Giuseppina Russa. Se le tre neo consigliere sono tutte matricole della politica palermitana, Inzerillo e Zacco, entrambi tra i più votati in assoluto portando a casa circa tre mila preferenze ciascuno, sono uomini molto vicini a Tamajo e d’esperienza: entrambi ex consiglieri di circoscrizione, ma provenienti dalle fila di “Grande Sud”.
Passando all’opposizione, quindi analizzando le liste civiche di Fabrizio Ferrandelli, i consiglieri eletti con un passato politico legato al centrodestra sono principalmente quelli eletti nella lista “Per Palermo con Fabrizio”, organizzata e fortemente voluta dall’ex deputata regionale dell’Udc Marianna Caronia che in queste amministrative si è messa in gioco personalmente raccogliendo quasi quattromila preferenze. Sempre candidati nella stessa lista, entreranno a Sala delle Lapidi anche Alessandro Anello, uomo molto vicino a Francesco Cascio e un ex enfant prodige della politica cittadina come Elio Ficarra, ex segretario particolare di Gianfranco Miccichè, nel 2007 è stato il più votato nella lista di Forza Italia. Un po’ di centrodestra anche per i tre eletti nella lista direttamente collegata a Ferrandelli, “I Coraggiosi”. Mentre Cesare Mattaliano e Giovanni Tarantino hanno mosso i loro passi in politica in partiti di centrosinistra come Italia dei Valori e Partito democratico, l’avvocato Claudio Volante ci aveva provato nel 2012 con il partito di Raffaele Lombardo, l’Mpa.
Una geografia politica, quella del nuovo Consiglio, che fa dire a Nadia Spallitta e al verde Carmelo Sardegna che “Orlando consegna la città al centro destra. Almeno 25 consiglieri eletti anche tra le file di Orlando provengono da questo schieramento”.