Clochard trovato morto | Solo una coperta - Live Sicilia

Clochard trovato morto | Solo una coperta

Foto d'archivio

Viveva sotto la pensilina di una fermata dell'autobus. L'appello del Comune

MILANO – Senza vita su una carrozzina, coperto solo da un piumone, sotto la pensilina dell’autobus vicino alla fermata di Molino Dorino. Così è stato trovato stamattina Nica Tudor, rumeno senza fissa dimora di 64 anni. In tasca non aveva documenti né portafogli, solo un vecchio cellulare e un pacchetto di sigarette.

Il 118 fa presente che la causa della morte, o una concausa, sarebbe il freddo intenso della notte scorsa. “Lo conoscevamo perché in passato aveva avuto un cagnolino che era stato poi affidato ad una famiglia milanese togliendolo dalla strada – spiega in una nota l’Associazione italiana difesa animali e ambiente -. Nei mesi scorsi lo avevamo rivisto a Molino Dorino, era su una carrozzina e non si muoveva, ma viveva lì. Di fianco alla sua carrozzina aveva un giaciglio di fortuna all’aperto sotto il portico. Avevamo fatto un video – fa presente l’associazione – dove denunciavamo la situazione di un uomo, un disabile, che non poteva certo vivere in quelle condizioni”.

Pare che in molti avessero cercato di convincere Nica a trovare conforto in un dormitorio pubblico o in un ospedale, ma senza successo. Anche la scorsa notte, quando il clochard “aveva rifiutato di parlare con l’equipe intervenuta e pronta a portarlo al Piccolo rifugio per la notte – spiegano dai Servizi sociali del Comune di Milano -. Non è possibile obbligare nessuno ad accettare un posto letto, deve essere una scelta spontanea”.

“Abbiamo tanti posti letto liberi nei centri dell’emergenza freddo – ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in diretta a Rtl 102.5 -, chiedo ai cittadini di invitare queste persone che dormono per strada ad andarci. Non possiamo obbligarli, certo, ho chiesto alla mia squadra di intensificare il dialogo con i senza fissa dimora, ma la speranza è che magari il singolo cittadino riesca a convincerli”. I servizi sociali comunali ricordano che “che solo le strutture per l’accoglienza dei senza dimora sono aperte anche a persone senza documenti in regola”.


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