PALERMO – La droga arriva dall’Argentina, veniva stoccata a Bagheria e infine venduta soprattutto nei locali notturni di Palermo e Trapani. I carabinieri del Comando provinciale stanno eseguendo un blitz nelle province di Palermo, Roma e Udine. Dodici le persone raggiunte da una misura cautelare voluta dalla Procura di Termini Imerese.
Le indagini si concentrano sul clan di Bagheria e sui contatti con uomini di Buenos Aires. Gli affari ruoterebbero attorno alla figura di Nicolò Testa, presunto capo della famiglia mafiosa del popoloso centro che fa parte del mandamento di Villabate, retto fino al 2015 da Giampiero Pitarresi. Testa è detenuto dal 2015 con l’accusa di avere partecipato al tentativo di ricostruzione degli organigrammi azzerati dai blitz. Due anni dopo i militari hanno ricostruito gli affari della droga, sempre più necessari per i bilanci asfittici delle cosche.
A Bagheria sarebbero riusciti ad attivare un canale argentino per rifornirsi di polvere bianca. Si guarda sempre più al Sud America, come è emerso in altre indagini coordinate dalla Procura distrettuale antimafia. La droga arrivava in valigia e veniva spacciata in noti locali notturni.
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