Cocina, commissario metropolitano |Crocetta e l'ultimo schiaffo a Bianco - Live Sicilia

Cocina, commissario metropolitano |Crocetta e l’ultimo schiaffo a Bianco

Il decreto di nomina è stato firmato ieri sera dal presidente della Regione. Che sceglie un personaggio non certo gradito al primo cittadino.

CATANIA – Manca solo la firma, la documentazione è ancora in fase di perfezionamento. Ma Salvo Cocina, dirigente regionale oggi a capo dell’Ufficio speciale per la raccolta differenziata, è il nuovo commissario della Città metropolitana di Catania. Il dirigente prende il posto, dunque, del sindaco Metropolitano, lo stesso con il quale polemizzò, prima di dare le dimissioni dalla direzione Nettezza Urbana, di cui era direttore.

Sembra consumarsi così, dunque, la vendetta di Rosario Crocetta che, nell’ultima uscita pubblica catanese, mercoledì scorso. non le ha mandate a dire al primo cittadino di Catania, considerato, insieme a Leoluca Orlando, i sabotatori della lista a sostegno di Micari. “Senza di noi oggi non ci sarebbe nessuna lista Micari” – ha detto Crocetta prima di affondare: “Del resto Bianco non ha messo nessun candidato in lista, Orlando ne ha messi due (sui nove in quota Micari), undici sono del Pd e trentasei del Megafono”.

Insomma, la nomina dell’ex dirigente del Comune al posto di Enzo Bianco sindaco Metropolitano, sembra l’ultimo schiaffo dell’uscente presidente della regione, quasi uno smacco. D’Altronde, è lo stesso Crocetta ad aver sottolineato come la nomina dei commissari, sebbene la legge regionale che ha ripristinato il voto per il sindaco metropolitano e per il consiglio delle ex province sia stata impugnata dal Consiglio dei ministri,  fosse un atto dovuto.

Cocina, che si insedierà non appena la documentazione sarà perfezionata, avrà il compito di traghettare l’Ente verso le elezioni che, se non dovessero esserci sorprese da parte della Corte Costituzionale, si dovrebbero svolgere la prossima primavera. Un compito non facile, dati i vuoti lasciati dall’eliminazione degli organi politici delle ex province, ma che il dirigente assicura svolgerà con imparzialità, e scrupolo.

 

 


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