ACIREALE – Il codice della crisi, con l’introduzione del secondo comma dell’art. 2086 del codice civile con riferimento alla Gestione d’Impresa, specificatamente dispone che l’imprenditore che operi in forma collettiva.
Quindi società di persone (SNC e SAS) e società di capitali (SRL e SPA), deve istituire un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile tale da consentirgli di monitorare costantemente l’andamento della gestione al fine di prevenire qualsiasi situazione di squilibrio che possa portare la sua impresa in uno stato di crisi e perdere anche la continuità aziendale.
Si è discusso anche di questo presso la Sala Convegni AIAS Acireale nel corso del convegno
“Adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili – Impatto sulla responsabilità di amministratori, sindaci e professionisti dell’azienda – Modifiche al Codice civile e nuovi obblighi di assetti ex art. 2086 C.C.”.
Organizzato dall’Adocec delle Aci, dall’Associazione forense acese, dall’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Catania, dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catania e dall’Ordine degli Avvocati di Catania.
Moderato da Fabrizio Leotta presidente Adocec delle Aci e introdotto da Giuseppe Lo Faro (Segretario Associazione Forense Acese), il convegno ha dato spazio agli interventi di Salvatore Nicotra (Dottore Commercialista Revisore Legale), Dario Walter Giuffrida (Dottore Commercialista Revisore Legale), Giuseppe Coniglione (Avvocato Civilista), Giampiero Torrisi (Avocato Penalista), Fabio Regolo (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania).
I temi sul tavolo sono stati gli adeguati Assetti Organizzativi, gli obblighi di controllo interno, la vigilanza del collegio sindacale e il ruolo del revisore, le responsabilità civili e penali degli amministratori e dei sindaci per la mancata adozione degli adeguati assetti, il ruolo del PM.
“È stata l’occasione per discutere anche del nuovo Codice della Crisi d’impresa – ha affermato Fabrizio Leotta, presidente Adocec delle Aci – e degli obblighi che da essi ne derivano.
Questi, si estendono anche agli Enti collettivi che operano nel Terzo settore e all’imprenditore individuale il quale deve comunque adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi della propria impresa. In mancanza di tutto ciò sono rilevanti le responsabilità sia civili che penali alle quali possono andare incontro gli imprenditori e i commercialisti, sia nella qualità di componenti dei collegi sindacali che quali consulenti dell’impresa.
È per questo motivo che abbiamo ritenuto utile discutere di questi argomenti per sensibilizzare i colleghi e il tessuto imprenditoriale su questi temi che investono trasversalmente le imprese, i commercialisti e gli avvocati.
Ci troviamo di fronte ad una nuova sfida culturale che deve necessariamente partire da un approccio il più possibile pragmatico ed oggettivo dell’analisi andamentale e prospettica di ogni impresa, e questo può avvenire solo con il contributo di tutti gli attori coinvolti nella vita di un’azienda”.
Salvatore Nicotra ha relazionato sugli Adeguati Assetti Organizzativi e discusso dell’impatto sul funzionamento e sulla gestione per gli imprenditori collettivi e imprenditori individuali ed i modelli di controllo.
Dario Walter Giuffrida ha approfondito il tema degli Obblighi di controllo interno, la vigilanza del collegio sindacale e il ruolo del revisore. Giuseppe Coniglione ha posto l’attenzione sulle responsabilità civili degli amministratori e dei sindaci per la mancata adozione degli adeguati assetti, mentre Giampiero Torrisi sulle responsabilità penali degli stesi.
Ha chiuso il lavori l’intervento di Fabio Regolo, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania, contribuendo al Convegno con una lectio sul ruolo del PM.