Colpita con la pala e uccisa| "Ruth morta tra atroci sofferenze" - Live Sicilia

Colpita con la pala e uccisa| “Ruth morta tra atroci sofferenze”

Il cane Ruth in clinica, dove si sono spente le speranze (Foto Libero Barone)

La violenza e i disperati soccorsi dei volontari. Altro episodio a Trapani: 13 cani avvelenati.

NEL PALERMITANO
di
2 min di lettura

PARTINICO (PALERMO) – Cercava una carezza, ma ha trovato chi, senza alcuna pietà, l’ha portata alla morte. Ruth, una cagnolina randagia che viveva libera tra le campagne di Partinico, è stata colpita più volte, probabilmente con una pala: un uomo, un ultraottantenne, sarebbe stato colto sul fatto da un vicino di casa che ha lanciato l’allarme ai carabinieri e l’ha immortalato con video e foto.

Le immagini, strazianti, documentano una violenza senza fine, quella che non ha lasciato scampo al cane che è anche stato legato per le zampe e cosparso di benzina. Sul posto, nella giornata di ieri, sono arrivati i volontari delle associazioni animaliste. A cercare di salvare disperatamente la vita a Ruth, Salvatore Libero Barone, che dopo essere stato avvisato ha immediatamente trasportato la cucciola in una clinica veterinaria di Palermo. Sui social, ha puntualmente aggiornato tutti sulle condizioni del cane, ma la speranza è sempre rimasta appesa ad un filo, fino al decesso.

“La cattiveria, mista all’ignoranza – scrive – porta a ciò che per molti non è neanche immaginabile. Ruth aveva il comune, dannato “difetto” di scodinzolare e avvicinarsi a chiunque volesse regalargli una carezza, un biscotto, un’attenzione. Benedetti gli animali che se la danno alle gambe. Lontano dall’uomo, lontano dal mostro. E così, viene facilmente avvicinata, tradita, legata, presa a mazzate e cosparsa di benzina. Il resto lo sapete già, e cioè che la pattuglia era impegnata, che il tizio non ha mai denunciato chi era già noto per barbare uccisioni, che Ruth ha preferito lasciare questo mondo piuttosto che restarci rischiando di trovarsi davanti e nuovamente la vera Bestia. Nessuno è arrivato a spiegarle che non avrebbe rischiato più nulla. Di Ruth ricorderò il pianto e il sorriso della codina mozzata, nonostante avesse tutto il diritto di lasciarla immobile, come il resto del corpo”. 

Le foto dell’uomo hanno già fatto il giro dei social, tantissimi i post di dolore e indignazione per quello che è successo tra le campagne del paese alle porte di Palermo. Le associazioni animaliste, che chiedono giustizia con tutte le loro forze per Ruth, hanno sporto denuncia e le indagini e gli accertamenti dei carabinieri di Partinico sono partite. Ma nel giro di ventiquattro ore, sono stati due gli episodi di estrema violenza nei confronti degli animali: “A Trapani si è verificata una vera e propria strage – spiega una volontaria -. Tredici cani, tra cui otto maschi e cinque femmine, di cui una incinta e un gatto sono stati avvelenati nella notte tra lunedì e martedì. Vivevano in un capannone nella zona di Villa Rosina, dove il proprietario del terreno portava loro quotidianamente cibo e acqua. Erano i cani del quartiere, ma a qualcuno, probabilmente, davano fastidio. Il risultato è questa disumanità, questo atroce episodio che, ancora una volta, rende sempre più urgente l’apertura del canile di Trapani, pronto ad ospitare i randagi, ma ancora vuoto perché manca il bando per l’affidamento della struttura”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI