Comincia il disgelo |tra il governatore e il Pd

PALERMO – Che un accenno di disgelo fosse in atto lo si è indovinato quando Rosario Crocetta a Sala d’Ercole si è alzato dai banchi del governo per sedersi tra i deputati del Pd, accanto al segretario Giuseppe Lupo, soffermandosi in conciliaboli coi compagni di partito. Dopo la drammatica direzione regionale di sabato scorso, le incomprensioni e le durissime polemiche e infine il cartellino giallo esposto al governatore dalla commissione nazionale di garanzia sulla vicenda Megafono, tra il presidente della Regione e il partito si tenta una ripresa del dialogo. Prima in Aula e poi, dopo la seduta, Crocetta e Lupo hanno avuto modo di affrontare alcuni temi caldi. In particolare, il confronto ha riguardato i disegni di legge che l’Ars dovrebbe affrontare e votare prima della pausa estiva. Tra gli altri, c’è il controverso ddl sull’acqua, che ha visto nelle ultime settimane crescere la tensione tra il Pd e l’assessore Nicolò Marino. Crocetta si è detto disponibile a partecipare ai lavori della commissione martedì prossimo. L’obiettivo è di evitare che le tensioni dei giorni scorsi possano portare a una paralisi politica, tanto più che tra le scadenze dei prossimi giorni ci sono appuntamenti molto delicati e cruciali come l’assestamento di bilancio. Quanto alla querelle Pd-Megafono, i colloqui di oggi sono stati più rilassati e costruttivi rispetto ai toni dei giorni scorsi. Dopo il pronunciamento della commissione di garanzia è difficile che lo status quo possa permanere. E pertanto, se non si vuole arrivare a una rottura, Crocetta e i democratici dovranno trovare un’intesa che sblocchi l’impasse. E che potrebbe passare dal considerare il Megafono un’area “politico-culturale” alla stregua di altre interne al partito.