E’ stato firmato il protocollo tra la Regione siciliana ed il ministero della Difesa, per il trasferimento della proprietà del sedime aeroportuale di Comiso (Ragusa). Per la Regione hanno partecipato il presidente Raffaele Lombardo e l’assessore alle Infrastrutture, Luigi Gentile. Erano presenti, oltre ai dirigenti del ministero della Difesa, il presidente dell’Enac, Vito Riggio, ed il sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano.
“L’aeroporto di Comiso – ha detto Lombardo – fa parte integrante di un sistema aeroportuale che si avvale di due poli. Per la Sicilia occidentale gli aeroporti di Palermo e Trapani, per quella orientale gli aeroporti di Catania e Comiso. Se, per esempio, l’aeroporto di Comiso fosse stato pronto durante la chiusura di Fontanarossa, a causa della cenere lavica, il territorio avrebbe sofferto meno disagi. Un efficiente sistema aeroportuale è, infatti, vitale per l’economia e il turismo del territorio ragusano e dell’Isola. La pista di Comiso, inoltre, potrebbe essere ampliata per consentire l’atterraggio dei grandi aerei, cosa impossibile all’aeroporto di Catania, stretto com’é tra il mare e l’autostrada. La classificazione di aeroporto nazionale consente che le spese di gestione per la sicurezza, il controllo aereo dell’Enav ed il presidio dei Vigili del fuoco siano a carico dallo Stato”.
“Il protocollo d’intesa – ha detto il presidente dell’Enac, Vito Riggio – rappresenta la sintesi di un lungo percorso e tiene conto delle priorità di tutti gli Enti regionali e territoriali interessati al trasferimento. La prossima settimana, il 22 settembre, incontrerò il comune di Comiso e la società di gestione dello scalo per stilare un cronoprogramma finalizzato a rendere operativo l’aeroporto in tempi rapidi”. Il Protocollo firmato oggi sarà perfezionato – dice l’ Enac – con un decreto interministeriale, Difesa, Economia, Infrastrutture e Trasporti.