Commercio, il Comune replica |"Accuse da piccola parte"

Commercio, il Comune replica |”Accuse da piccola parte”

Piccata la replica dell'amministrazione alle accuse di Confcommercio: "Si tratta di comunicati stampa di un partito-ombra di opposizione che tradisce dunque la funzione di occuparsi dei problemi della categoria. In una parola, inaffidabili".

la risposta dell'amministrazione
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CATANIA – Piccata la replica dell’amministrazione comunale alle dure accuse di Confcommercio. “Dobbiamo purtroppo constatare – si legge nella nota inviata dall’ufficio stampa del Comune – come la lettera evidenzi in maniera drammatica i problemi di incomunicabilità di una ristretta parte di commercianti che si sta rivelando impreparata ad affrontare con le armi della flessibilità, della disponibilità e dell’innovazione le sfide che il mercato e la crisi impongono ormai all’intera società.

E che si tratti di una ristretta parte della categoria lo dimostra il fatto che il presidente regionale e quello provinciale di Confcommercio hanno chiamato il Sindaco per prendere le distanze da certe prese di posizione contenute nella lettera. Da due anni registriamo, purtroppo, un atteggiamento pregiuzialmente ostile da parte di alcuni esponenti dei commercianti, compreso qualche funzionario, forse delusi per non aver ottenuto l’assessorato richiesto in campagna elettorale per uno di loro.

Probabilmente da questo nasce il livore di personaggi sempre pronti a stringere accordi per poi rinnegarli, sempre pronti a invocare il confronto per poi pretendere che, calpestando ogni regola della democrazia partecipativa, le imposizioni di qualcuno diventassero legge. Sempre pronti a scrivere fiumi di parole, come in questa lunghissima ‘lettera aperta’, riguardanti soltanto in minima parte i problemi dei commercianti perché si tratta di comunicati stampa di un partito-ombra di opposizione che tradisce dunque la funzione di occuparsi dei problemi della categoria. In una parola, inaffidabili”.

“Da questo atteggiamento da oppositori politici – continua la nota – è derivato un atteggiamento di grande rissosità che in qualche caso ha persino indirettamente causato, creando un esasperato clima di scontro, problemi di ordine pubblico, come in occasione dell’aggressione di un ciclista ‘reo’ di aver portato musica in una manifestazione, il Lungomare liberato, sgradita alla frangia più oltranzista – per fortuna una sparuta minoranza – dei commercianti. Peraltro, proprio il Lungomare liberato, così come il Castello Ursino liberato, hanno visto crescere progressivamente i consensi degli autentici imprenditori del commercio, degli esercenti che hanno, come dimostrano dai fatti, incrementato i loro affari. Gli stessi che apprezzano e notano con favore come la città sia piena di turisti, le navi da crociera siano ritornate ad attraccare numerose e la reputazione di Catania continui a crescere visibilmente”.

“Eppure – prosegue la nota – questi esponenti e funzionari hanno continuato, parlando spesso a nome di chi non la pensava affatto come loro, a reiterare sempre i medesimi concetti adottando la tattica del disco rotto, con la speranza che, continuando a ripetere cose non vere, dilungandosi con articoli infiniti per conquistare maggiore spazio sui giornali, i cittadini finissero ugualmente per crederci. Per fortuna questo non è mai avvenuto. E i cittadini, anzi, hanno alla fine compreso cosa ci fosse dietro tutto questo livore di certi personaggi.

“Se dunque questi commercianti e funzionari – conclude la nota – vogliono continuare a comportarsi da politici, facciano pure. Ma sappiano che, da questo momento, non rappresentano più una categoria ma un piccolo partito, e che dovranno sottoporsi dunque alle regole della politica”.


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