23 Gennaio 2017, 19:29
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PALERMO – “I miei colleghi avvocati mi hanno chiesto di riporre il mio sogno nel cassetto. Così, non ho potuto accettare l’invito a candidarmi”. Francesco Greco racconta così la sua “uscita di scena” dalla corsa verso l’elezione del sindaco di Palermo. Aggiungendo dettagli all’esito della “selezione” del candidato del centrodestra. Un esito indicato oggi dal commissario di Forza Italia Gianfranco Micciché: “Siamo pronti ad appoggiare Fabrizio Ferrandelli”. Una posizione che certamente è condivisia con i primi sponsor dell’ex deputato Pd, ossia i “cuffariani” che fanno capo a Saverio Romano (lo stesso Cuffaro espresse un ‘gradimento’ per il candidato Ferrandelli), ma che sembra allontanare la destra dei salviniani e di Fratelli d’Italia.
Da queste logiche si è tirato fuori Francesco Greco, dicevamo, presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo. “La mia – spiega – era una proposta di candidatura apartitica. Non sono un politico e anche per questo non mi sento di esprimere un parere sulla scelta di parte del centrodestra di appoggiare Ferrandelli”.
Anche perché, spiega Greco, le ragioni dello “stop” alla sua candidatura non vanno cercate nella politica, appunto. “Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio dell’Ordine e dell’Ufficio di presidenza dello stesso – racconta – i miei colleghi mi hanno chiesto di non partecipare a questa campagna elettorale. Una richiesta che mi è giunta anche dal presidente dell’Organismo congressuale forense, Antonio Rosa. È quello il nostro soggetto ‘politico’. A quel punto, – prosegue Greco – mi sono trovato di fronte a un bivio. E ho scelto: mi ritengo un avvocato persino nel Dna e voglio continuare a svolgere questo ruolo”.
Ovviamente non solo quello di avvocato, ma di un rappresentante della categoria: “Tra i motivi per cui mi è stato chiesto di rinunciare alla corsa a sindaco – spiega Greco – anche il fatto che oggi la professione rischia di essere pesantemente penalizzata da alcune iniziative legislative. Per questo è stato chiesto a chi oggi ha ruoli di prestigio e capacità di influire anche nelle logiche esterne alla nostra professione, di restare al proprio posto. E così ho fatto”.
Insomma, l’appello degli avvocati avrebbe convinto Greco. “Ho poi – racconta – comunicato la notizia a Gianfranco Micciché e anche agli esponenti delle altre forze politiche che mi avevano assicurato il loro sostegno: da Fratelli d’Italia a Noi con Salvini, passando per ‘Diventerà Bellissima” di Musumeci. Erano tutti molto dispiaciuti. E un po’ anch’io. In fondo, ho riposto uno dei miei sogni nel cassetto”.
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23 Gennaio 2017, 19:29