PALERMO – E’ l’avvocato civilista Ugo Forello il candidato sindaco del Movimento cinque stelle a Palermo. Il fondatore di Addiopizzo ha raccolto 357 voti al secondo turno delle comunarie, superando il poliziotto Igor Gelarda che si è fermato a 233. I votanti sono stati complessivamente 590, in aumento rispetto al primo turno di comunarie quando gli attivisti che espressero il proprio voto furono 524. A decretare la vittoria di Forello è stato il blog di Beppe Grillo, che alle dieci di questa mattina aveva dato il via al voto online sulla piattaforma Rousseau. Forello e Gelarda erano i superstiti di un gruppo di cinque aspiranti candidati sindaco, vincitori del primo turno, che nei giorni scorsi, però, si era assottigliato: la prima ad abbandonare la comitiva in polemica con l’intero percorso delle comunarie è stata Tiziana Di Pasquale, cui sono seguiti i ritiri di Giulia Argiroffi e Giancarlo Caparrotta. Questi ultimi, però, sono rimasti in lizza per Sala delle Lapidi. Appena informato dell’esito del voto online, Forello ha chiamato Gelarda.
All’ideatore di Addiopizzo, dunque, il compito di riportare la barca grillina in acque più serene, dopo le polemiche e le lotte interne degli ultimi mesi, con lo scontro tra i cosiddetti ‘nutiani’ e gli attivisti ritrovatisi poi sulle posizioni dei deputati regionali Giancarlo Cancelleri, Claudia La Rocca, Giampiero Trizzino e Giorgio Ciaccio. Scontri che si sono protratti fino alla giornata di oggi, con le bacheche degli attivisti vicini ai deputati nazionali disseminate di ironia e sarcasmo nei confronti del duello Forello-Gelarda. L’avvocato civilista, esperto anche nella difesa di vittime di reati di mafia e usura, dovrà superare le diffidenze degli attivisti della prima ora, che da più parti lo hanno accusato di voler salire sul carro vincente del Movimento cinque stelle: “Non sono il candidato dell’antimafia, ma di certo la mia esperienza nella società civile non può che fortificare il Movimento cinque stelle”, ha sbottato pochi giorni fa alla graticola, affrontando di petto uno dei motivi che lo hanno reso indigesto a una parte della base grillina palermitana che avrebbe preferito anche un diverso sistema per la creazione della lista dei candidati al consiglio comunale. A rendere ancora più teso il clima tra i grillini anche lo scandalo delle firme false presentate nel 2012, con i deputati nazionali Mannino, Nuti e Di Vita finiti sotto indagine insieme con La Rocca e Ciaccio. Il ciclone ha sfiorato anche Forello, accusato dai ‘nutiani’ di aver “manovrato” dietro le quinte dello scandalo e per questo finito oggetto di un esposto ai magistrati e all’Ordine degli avvocati di Palermo.
Forello, 40 anni, gestisce uno studio legale ed è esperto anche in diritto tributario degli enti locali e in diritto amministrativo. E’ coofondatore dell’associazione di professionisti ‘Palermo Legal’ ed è noto per essere stato uno dei soci fondatori di Addiopizzo, l’associazione nata nell’estate del 2004 per incoraggiare imprenditori e commercianti palermitani nella lotta al racket. Nella notte fra il 28 e il 29 giugno, su centinaia di piccoli adesivi listati a lutto, attaccati per le strade del centro, si lesse per la prima volta quello che poi sarebbe diventato un vero e proprio slogan: “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”. Forello ha anche guidato Addiopizzo per due volte: dal 2005 al 2006 e dal 2011 al 2013. Dal 2008, inoltre, è componente dell’ufficio legale della Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane (Fai), mentre siede anche nel Comitato nazionale di solidarietà delle vittime del racket e dell’usura istituito presso il ministero dell’Interno. Nel 2015 lascia Addiopizzo, mentre l’iscrizione al Movimento cinque stelle risale al 2014. Il quarantenne avvocato palermitano ha poi dato vita al portale ‘Cosa Libera’, un motore di ricerca open source e interattivo che mette insieme le sentenze emesse dal 2005 a oggi per i reati di mafia commessi a Palermo e provincia. Tra i primi soci e correntisti di Banca Etica a Palermo, Forello ha prestato assistenza gratuita presso il Centro italiano per i rifugiati a favore degli extracomunitari richiedenti asilo e ha svolto volontariato a favore dei bambini disagiati di Borgo Vecchio e presso la missione Speranza e carità di Biagio Conte.
“Sento il dovere di ringraziare tutti gli attivisti palermitani per la grande fiducia manifestata nei miei confronti. Essere scelto dai cittadini come candidato sindaco della nostra amatissima Palermo è un onore e in questo momento sono davvero emozionato per la responsabilità di cui avete investito me e tutti gli altri candidati al consiglio comunale”, sono le prime parole postate da Forello su Facebook. Il fondatore ha ricevuto anche l’augurio di buon lavoro da La Rocca e Trizzino. “Vorrei ringraziare tutti i Meetup di Palermo per il lavoro svolto soprattutto in questi ultimi mesi – ancora Forello – e per aver creduto fino alla fine in questo percorso. Un pensiero a Igor Gelarda, che con me ha affrontato la selezione finale. Sono consapevole che già tanto è stato fatto, ma sono altrettanto certo che la vera partita comincia adesso – aggiunge Forello -. Il Movimento 5 stelle si aprirà ancora di più al territorio, chiedendo il contributo a tutti i palermitani che vorranno farsi protagonisti di un cambiamento culturale, sociale ed economico della nostra città”. Infine, un ringraziamento “al garante del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, e a Davide Casaleggio per il segnale importante che hanno saputo dare in questi mesi molto difficili, dando fiducia alla nostra città e ai tanti palermitani onesti che sognano una città migliore”.
Anche Gelarda affida a Facebook il suo pensiero e l’augurio di buon lavoro rivolto a Forello: “Ragazzi ringrazio tutti per questa splendida esperienza delle comunarie – dice -. La rete ha scelto che il candidato sindaco del Movimento 5 stelle di Palermo sia Ugo Forello, al quale andrà da subito il mio pieno appoggio è il mio totale sostegno. A carico di tutti coloro che vogliono che Palermo cambi, sta l’onere di sostenere la nostra squadra impegnata per espugnare Palazzo delle Aquile”.