Comune, conti ancora in tilt| Obiettivo è chiudere il bilancio - Live Sicilia

Comune, conti ancora in tilt| Obiettivo è chiudere il bilancio

Commenti

    L’unica strada da percorrere e avviare il predissesto e attingere a misure di salvataggio come Catania e Messina

    Purtroppo, solo un aiuto da parte dello Stato e/o della Regione potra’ evitare lo stato di dissesto. E non ci sono le premesse per tali aiuti.
    La verità è un’altra. Oramai gli Enti Locali vanno gestiti, in tutta Italia (questo, perlomeno, è il mio pensiero), come se fossero una azienda dove il presidente è il Sindaco, l’Amministratore Delegato è il vicesindaco e gli assessori rappresentano il Consiglio di amministrazione.
    Per fare questo occorre che gli assessori (e anche gli amministratori delle partecipate) abbiano competenza, coraggio e inventiva, caratteristiche queste totalmente assenti nel quotidiano di tutti gli Assessori, nessuno escluso (basta guardare il loro operato negli anni e i loro curricula).

    Hai pienamente ragione ma purtroppo nelle aziende private si persegue l interesse dell’azienda che poi diventa interesse personale perché se l azienda guadagna guadagnano tutti dal vertice in giù nelle aziende politiche , anche se è improprio il termine azienda politica , si persegue il fine unico e sovrano che consiste nella raccolta del consenso al fine di garantirsi sempre ilproprio orticello di voti in vista di una nuova elezione tanto se sbagliano investimenti e causano danni all azienda che sia comune o altro il loro stipendio non me risente le lacrime le piangeranno i cittadini ma di quelli se ne fregano altamente

    Io il sinnaco u sacciu fari!

    Tranquilli Fabio e Luca hanno sempre un asso nella manica e risolveranno ogni problema. Andranno ogni giorno in giro con i vigili urbani per multare i maleducati che buttano i rifiuti fuori orario; ogni mattina si metteranno alla guida degli autobus ( uno a testa) per assicurare l’eccelso servizio del trasporto pubblico; la sera andranno in giro con gli operai della Rap per aiutarli a raccogliere l’immondizia e per rattoppare le strade groviera. In un batter d’occhio Palermo risorgerà e sull’asfalto ci si potrà riflettere come in uno specchio.
    La notte invece stamperanno soldi come Totò e Peppino nella “Banda degli Onesti” e cosi potranno finalmente rimpinguare le magre casse comunali.
    IO STO CON LORO!

    Non mi si dica adesso in assenza di liquidità di spendere ancora denaro che non c’è per retribuzioni di risultato ai numerosi dirigenti comunali che hanno portato il comune in queste condizioni.
    Neppure è una buona scelta pagare un lauto stipendio ad un direttore generale che in atto è
    scaduto, che è poi in facoltà dell’ente nominarlo e che il comune proprio con la diligenza del buon padre di famiglia con queste ristrettezze non dovrebbe nominarlo sarebbe davvero uno scandalo il contrario.

    Chiudere con riscossione Sicilia uno dei tanti carrozzoni regionali che non funzionano. Passare alla riscossione diretta o cediamo i crediti della tari a società private. Io mi sono rotto di pagare 500 euro di tari e faccio la differenziata, mentre il negoziante sotto casa e il vicino sporcano e non pagano mai. Tanto sanno che il sistema non funziona. Blocchiamo le le licenze a chi ha debiti fiscali con il comune. Sì può fare. Chi il sindaco lo sa veramente fare.

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Non ci dilunghiamo in analisi complicate e filosofiche : Palermo è una città abbandonata dalle Istituzioni e da una politica che da molti anni ha sempre guardato solo al suo tornaconto personale ed a quello degli amici e degli amici di questi ultimi! Per i cittadini per bene ed onesti è solo sofferenza! Questa è una città che per la maggior parte dei cittadini viene subita e non vissuta. E si andrà sempre peggio come in una spirale,

Figurati se vanno a casa. Sarebbe una rivoluzione. Raggiungeranno gli obiettivi e in più avranno un premio di produzione. Semmai si scambieremo le poltrone: quello di Ragusa va a Trapani; quello di Messina andrà ad Agrigento ..e così via. I pazienti ..?..ah già, devono aspettare o rivolgersi ai privati a pagamento

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