CATANIA – Addio a Sicilia democratica. Non solo a Palermo, dove sembra che scomparirà per confluire in un più ampio gruppo politico (sarebbe dunque da leggere in questo senso il passaggio di Nicola D’Agostino), ma anche a Palazzo degli elefanti dove, dopo l’abbandono di Giuseppe Catalano, la compagine era rimasta in vita grazie al passaggio di Salvo Giuffrida, in prestito da Area popolare.
Stavolta è il capogruppo, Carmelo Nicotra, ad annunciare l’imminente addio. “Di Sicilia democratica non ho notizie da mesi – afferma. Il gruppo esiste ancora, e ringrazio il collega che ha permesso questo, ma purtroppo, e lo dico con rammarico, ho preso la decisione di abbandonare SD e dare vita, con altri colleghi consiglieri comunali, a un soggetto diverso”. Tra questi, dovrebbe rientrare proprio Giuffrida, e qualche altro esponente dell’attuale opposizione e del gruppo misto. “Non mi interessa un leader importante – prosegue Nicotra – e neanche mantenere le poltrone, che sembrano invece interessare a tanti. Mi interessa fare politica seria e, sinceramente, non ne vedo in giro”.
Si definisce amareggiato, il capogruppo, pensando al fondatore di Sicilia democratica, il compianto Lino Leanza. “Sono amareggiato perché quello che vedo è lontano dall’idea di Lino Leanza – prosegue – a Palermo come a Catania. Per lui la politica era programmazione e impegno, e non spartizione di poltrone”. Ma va anche oltre Nicotra, affondando il colpo contro l’amministrazione comunale etnea, sostenuta sin dal primo momento con Articolo 4.
“Ho intenzione di abbandonare Sicilia democratica anche perché sostiene le giunte regionale e comunale – sottolinea – un centro sinistra che ha deluso e nel quale non mi rispecchio più. Credevo, ad esempio, che Enzo Bianco fosse l’uomo adatto a risollevare Catania ma mi sono sbagliato. Per questo ho preso la decisione di non sostenere più questa ammistrazione che, tra le altre cose, non ha ancora portato il consuntivo in aula e ora pretende che i consiglieri lo votino in pochi giorni”.
Parla di promesse non mantenute e di atteggiamento arrogante Nicotra. “Non sono dell’idea – conclude – che sia questo il modo giusto per amministrare una città come Catania, né di fare politica”.