Con la Forestale tra i crateri |Sull'Etna anche il prefetto Federico - Live Sicilia

Con la Forestale tra i crateri |Sull’Etna anche il prefetto Federico

L'abbiamo incontrata in quota, prima di partire verso Piano delle Concazze. Il prefetto di Catania visita a sorpresa l'Etna e decide di togliere l'ordinanza che vieta escursioni sopra quota 3.000. (ECCO L'ORDINANZA)

il reportage
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ETNA – La colata lavica di Nord Est non si arresta e la voglia di salire a quota 3.000 per fare foto e servizi è quasi un must e non solo per i turisti. Attrezzature e macchine fotografiche pesano e la Guardia Forestale ci viene in aiuto. Concordiamo l’escursione con il comandante Luca Ferlito e l’ispettore Cavallaro per il 6 agosto alle 17.30. Appuntamento a Piano Provenzana. Obiettivo Piano delle Concazze, 2.850 metri d’altezza. Quasi di fronte la nuova colata che da alcune settimane calamita l’attenzione di residenti e turisti di mezza Europa. Francesi e tedeschi in prima fila quali amanti sfegatati del trekking.

Giubbotto, scarponi, sciarpa, maglione, berretto e – ci sarebbero voluti – anche i guanti. In jeep, si parte. In 15 minuti arriviamo. Siamo a circa due chilometri da Piano delle Concazze, il punto più vicino per raggiungere a piedi quota 3.000 dell’Etna, la parte non interdetta dall’ordinanza prefettizia che ha imposto il divieto di superare tale limite in qualunque condizione. Eruttiva e non.

Insieme a noi sul posto arrivano altre due jeep e un gruppo in perlustrazione con a capo il Prefetto di Catania Maria Guia Federico, che domani, 8 agosto, festeggia il primo anno di servizio nella città del Liotro. Tra i volti si distingue quello dell’ex Prefetto, ora in pensione, Stefano Scammacca che ha ricoperto l’incarico nella capoluogo etneo all’inizio degli anni Novanta proprio in occasione dell’eruzione del 1992 e tante altre.

Attrezzata di tutto punto con cappello di pelliccia giacca a vento e scarponi, il prefetto Federico ha raggiunto insieme a noi quota 3.000 per verificare quanto e quali pericoli ci sono sull’Etna anche in presenza di un’attività eruttiva come quella che stiamo vivendo in questi giorni: affascinante, bellissima e sicura nella sua potenza.

Scendiamo a piedi da quota 3.000 fino alle jeep. Poi di nuovo in macchina verso l’Osservatorio dell’Ingv. È quasi l’ora del tramonto, i colori si fanno più decisi e il rosso della colata si manifesta in tutto il suo splendore. Anche il freddo picchia forte e il prefetto Federico si protegge in macchina. Ma prima di partire una domanda: “La toglierà questa ordinanza?”. “Sì, domani stesso”, assicura.

Ed è stata di parola. Oggi è arrivato il comunicato ufficiale dalla prefettura. LEGGI QUI

 

 

 

 


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