Confermate le condanne| per gli "uomini nuovi" di Resuttana - Live Sicilia

Confermate le condanne| per gli “uomini nuovi” di Resuttana

Palermo, mafia
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Erano gli “uomini nuovi” del clan di Resuttana, decimato dagli arresti dei carabinieri. Mario Napoli (nella foto), Carlo Giannusa, Marcello Campagna e Gioacchino Morisca, sono stati condannati in appello dopo aver scelto il rito abbreviato in primo grado. E sono state confermate le pene inflitte per oltre 35 anni complessivi.

Gioacchino Morsica

A otto anni e otto mesi sono stati condannati Mario Napoli e Carlo Giannusa. Secondo le indagini erano i dirigenti del clan. In particolare Giannusa, chiamato “Roberto”, dedito alla riscossione del pizzo e parte del “gruppo di fuoco” a disposizione della famiglia di Resuttana, alle dipendenze di Andrea Quatrosi, È praticamente succeduto al fratello, Sergio Giannusa, finito dentro in una delle operazione “Eos” dei carabinieri, uomo di Salvatore Genova, prima, e, dopo il suo arresto, di Gaetano Fidanzati, boss del’Acquasanta. Mario Napoli, detto “Big Jim”, è figlioccio di Andrea Quatrosi in quanto “combinato” da lui.

I due, sfiorati dall’inchiesta “Eos 2” sono stati incastrati dalle dichiarazioni del pentito Manuel Pasta che ha completato il già pesante quadro indiziario a loro carico. In particolare, Pasta raccontò di un omicidio che si stava per consumare da parte dei due. Pasta disse: “Michele Billitteri, addirittura, un giorno stava per essere eseguito, ma poi aveva il bambino in braccio e non è stato eseguito più”. “E dovevano eseguirlo?” ha chiesto il pm nell’interrogatorio. “Carlo Giannusa e Mario Napoli” ha risposto il collaboratore.

Carlo Giannusa

La “fortuna” in Cosa nostra del trio Napoli-Giannusa-Quatrosi, con quest’ultimo ritenuto reggente del clan (è in corso il processo in tribunale), sarebbe dovuta alla cacciata dalla famiglia mafiosa di Bartolo Genova, Enzo Sammarco e Gioacchino Intravaglia, rei di aver incontrato l’allora latitante Gianni Nicchi contro il volere del loro capomandamento, l’architetto Giuseppe Liga.

Le altre condanne sono a carico di Gioacchino Morisca (7 anni e sei mesi) e Marcello Campagna (sei anni). Il primo, detto anche “Totò India”, si occupava principalmente delle estorsioni con Mario Napoli, nella cosca guidata da Andrea Quatrosi. Anche Marcello Campagna è uno degli uomini del “pizzo” anche se ufficialmente lavorava per la società che si occupava della vigilanza e della portineria nell’ospedale ”Casa del Sole”. Le denunce dei commercianti sono state determinanti per incastrarli.


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