CATANIA – Il Gip del tribunale di Catania, in linea con quanto richiesto dalla Direzione distrettuale antimafia della città etnea, ha ritenuto necessaria l’applicazione della custodia cautelare nei confronti di Giuseppe Guastella, Lorenzo Licausi, Nunzio Di Bennardo e Salvatore Servo, che già si trovavano in carcere, in quanto arrestati per altri reati. Il Gip si è così pronunciato in seguito all’operazione compiuta lo scorso primo ottobre dal Nucleo investigativo del comando dei Carabinieri di Ragusa, che ha portato all’arresto di altri 5 uomini per l’escalation di gravi estorsioni verificatesi sul territorio, spesso anche mediante uso di armi pesanti e pratiche incendiarie.
In particolare, a Guastella e Licausi, viene contestato l’articoo 416 bis, associazione per delinquere di stampo mafioso, in quanto riconosciuti come componenti del clan dominante del ragusano, con base operativa Comiso, noto col nome di “stidda” e di essere, in seno al clan, specializzati, appunto, in pratiche estortive. Anche per Di Bennardo e Servo il reato contestato è quello di tentata estorsione, con l’aggravante di aver agito al fine di agevolare la supremazia della stidda sul territorio ragusano.