A poco più di due mesi dalle elezioni, comincia a delinearsi la rosa dei possibili prossimi consiglieri comunali. E i partiti hanno scelto, in questo caso, strategie diverse da chi, come l’Mpa o o il Pid, ha scelto di confermare, nelle proprie liste, tutti i consiglieri uscenti; altri infatti hanno intrapreso la via opposta.
È il caso di Fli: “Abbiamo voluto dare un segno di rottura col passato – ha detto il coordinatore provinciale Alessandro Aricò – visto che tutti, maggioranza e opposizione, devono prendersi sulle spalle la propria parte di responsabilità”. Spazio a nomi nuovi, quindi. Tra questi, il figlio dell’ex sindaco di Palermo Giuseppe Insalaco, ucciso dalla mafia, e anche l’attore Ernesto Maria Ponte.
Ecco alcuni dei nomi che troveranno posto nelle liste per il consiglio comunale. Per il difficile “post Cammarata”, in attesa di sciolgiere il “nodo delle C”, tra Cascio e Costa, il Pdl ha deciso di far scendere in campo, ovviamente, l’attuale capogruppo Giulio Tantillo e i consiglieri Giuseppe Milazzo, Leopoldo Piampiano e Salvatore Drago. In lista saranno presenti anche gli ex assessori Raoul Russo e Stefano Santoro, insieme a Totò Palma, all’ex consigliere comunale Angelo Giglio, all’attuale consigliere provinciale Giovanni Melia e Tiziana Lo Cacciato, capogruppo del Pdl alla V Circoscrizione, e Giampiero Lombardo. Da valutare Nunzio Moschetti: il fedelissimo di Cascio potrebbe andare nella lista del sindaco qualora si candidasse il presidente dell’Ars, oppure lasciare il posto al genero Gianfranco Arone. Stessa incertezza per Francesco Orlando, vicino a Cascio e al contempo uomo di Massimo Costa.
Alleato del Pdl sarà quasi certamente il “Cantiere popolare”, nuovo laboratorio politico voluto da Saverio Romano e dai big siciliani del Pid. Nella lista del partito saranno presenti i consiglieri uscenti Orazio Bottiglieri, Doriana Ribaudo e Gianni Di Maggio. Insieme a loro, in lista anche gli assessori uscenti Roberto Clemente e Felice Bruscia, gli assessori provinciali Salvatore Cerra e Patrizio Lodato, oltre al capogruppo, sempre a Palazzo Comitini, Santi Bellomare. Pietro Vallone, invece, potrebbe seguire il nipote migrando nell’Udc o non candidarsi per sostenerlo nella corsa a Palazzo delle Aquile in quota centrista.
Nel Terzo polo, l’Mpa ha deciso di confermare tutti i consiglieri uscenti (D’Arrigo, Russo e Genova). Con loro Dario Bonanno, architetto 35enne ex componente del cda del Teatro Massimo, e i consiglieri provinciali Giovanni Geloso e Gaetano Milano. Nella lista Mpa anche il consigliere provinciale ex Pd Filippo Carollo e Angelo Figuccia. Sandro Oliveri, ormai deputato dopo essere subentrato alla Camera al defunto Ferdinando Latteri, lascerà Palazzo delle Aquile ma al suo posto potrebbe subentrare un altro esponente del mondo cristiano evangelico. Più incerte, ancora, le altre due liste “vicine”. Come quella di Alleati per la Sicilia, dove si sceglierà la riserva entro la settimana (prababile la ricandidatura degli uscenti Salvo Mirabile, Giusto Gennaro e Luigi Di Franco) e la lista che fa capo agli assessori Russo e Armao, che potrebbe candidare i due consiglieri autonomisti Scorza e Munafò.
Più delineata, invece, la situazione di Fli. Saranno candidati, infatti, il soprintendente di Trapani Sebastiano Tusa, il consigliere provinciale Antonio Rini e Luca Insalaco, figlio delle ex sindaco di Palermo Giuseppe, ucciso dalla mafia. Cognome noto al “grande pubblico” quello dell’attore Ernesto Maria Ponte. In lista anche Michele Raia, dirigente vicario del comando provinciale dei vigili del fuoco, Mario Attinasi (ideatore del “Centro commerciale naturale di via Roma”), l’imprenditore Pietro Abbadessa, il giovane Gaetano Canzoneri, già dirigente del movimento giovanile di Fli, Maria Rita Puleo (cugina di Guido Lo Porto e nominata recentemente vice coordinatrice del Dipartimento coordinamento donne del partito), Bianca Lupo (esperienze come dirigente scolastico), Maria Rita Picone e Paola Lo Re.
Nella lista Udc, probabile candidatura per Marcello Vitale, l’attuale capogruppo Salvo Italiano, Antonella Russo, responsabile provinciale dell’Udc per le donne, e Luigi Vallone, attuale capogruppo a Palazzo Comitini.
Per Marianna Caronia, deputata regionale del Pid ma che sta correndo in solitaria, si candideranno nella lista Amo Palermo sia Gaspare Mancuso che Paolo Porzio, i cui manifesti già campeggiano in tutta la città. Passando a Grande Sud, probabile la ricandidatura degli uscenti Manfredi Agnello, Elio Ficarra (vicinissimo a Pippo Fallica), Gerlando Inzerillo, Rosario Mineo (fratello di Franco, deputato dell’Ars), Edmondo Tamajo (figlio dell’ex assessore Aristide) e Jimmy D’Azzò, ex autonomista, oltre all’ex assessore Michele Pergolizzi.
Grande confusione invece nel centrosinistra. In tanti attendono l’esito delle primarie per stabilire il da farsi. Tra i dipietristi troveranno posto Aurelio Scavone e Paolo Caracausi (ex Pid), ma non Totò Orlando, che proprio per l’omonimia con l’ex sindaco di Palermo potrebbe optare per un’altra lista. Nadia Spallitta potrebbe inserirsi nella lista della Borsellino, insieme ad Alberto Mangano, in caso di vittoria ai gazebo, mentre Cesare Mattaliano seguirà Ferrandelli.
Nel Pd non si ricandiderà, a meno di clamorose sorprese, Totò Furceri, vicino a Lupo, dal momento che il segretario regionale del Pd potrebbe appoggiare invece Teresa Piccione, attualmente a Palazzo Comitini. Ricandidati gli uscenti Salvo Alotta (area Cardinale), Maurizio Pellegrino (vicino alla Siracusa), Ninni Terminelli e Vincenzo Tanania (fedelissimi di Cracolici) e Rosario Filoramo, in quota Apprendi. Dell’area Cardinale si candiderà anche Carlo Di Pisa, attuale consigliere provinciale.
Intanto, la lista del Movimento cinque stelle ha già ufficializzato integralmente la lista. Tra i candidati, anche Francesco Menallo, presiedente della Fondazione Cas, una dei pochi enti di Formazione professionale a rischiare l’esclusione dell’ultimo Prof. Tutti i candidati sono pubblicati sul sito di Beppe Grillo. Nella lista di Tommaso Dragotto, invece, spazio agli imprenditori Francesco Randazzo e Benedetto Trionfante.