PALERMO – Si chiude nel nome dell’unità il congresso provinciale del Partito democratico di Palermo, che ha eletto segretario il renziano – sostenuto anche da Megafono, dal segretario regionale Giuseppe Lupo e dai lettiani – Carmelo Miceli con 3646 voti (56% delle preferenze), mentre Antonio Rubino, area RifayPd e Nuovo Corso ha ottenuto 2842 preferenze (44% delle preferenze).
I votanti, in tutta la provincia, sono stati 6527, su 7723 iscritti. Oggi l’assemblea provinciale ha eletto il presidente, proposto da Miceli ma gradito a tutti, Fausto Amato, il tesoriere, Michelangelo Spallina e vicepresidente Caterina Altamore. Per la direzione, invece, è stata votata una lista unitaria che ha rispettato le proporzioni dei voti ottenuti nel congresso dai candidati alla segreteria, eleggendo 88 componenti più 7 che fanno parte della commissione provinciale di garanzia. Sono Pietro Puccio, Gianni Scannavino, Nino Sutera, Pino Vella, Pino Napoli, Angelo Gallo e Nicola Macaione. “Una gran bella pagina di politica e democrazia – ha commentato il neosegretario Carmelo Miceli – , con questo congresso abbiamo dato l’esempio a tutto il Pd perché il confronto è stato sereno e i modelli che si sono scontrati non sono nemmeno tanto diversi. Abbiamo scelto la strada dell’unità. Anche il dibattito – ha continuato Miceli – è stato sentito e partecipato”. Sulla stessa linea d’onda l’ex sfidante, Antonio Rubino: “Oggi – ha detto – è stato un bel momento di politica, con senso di responsabilità abbiamo fatto prevalere la ragione dell’unità, e mi auguro che anche nelle scelte del gruppo dirigente si decida di proseguire nella stessa direzione”. E intanto Miceli annuncia i primi due obiettivi già raggiunti: approvata l’istituzione di un capitolo di bilancio destinato ai Giovani democratici ed è “già partita – ha annunciato il segretario provinciale del Pd – la restituzione delle quote del tesseramento territoriale che spettano ai circoli”.
