PALERMO – Tre donne, tre artiste, tre professioniste: un geologo, un avvocato ed uno psicologo con la passione per la pittura. Luisa Fischetti, Veronica Ribbeni, e Giusi Rosa hanno già alle spalle numerose mostre e insieme creano uno straordinario ritratto stagionale di vitalità e bellezza. Il caleidoscopio di una pittura che è un “Connubio di colori”.
Tutto ciò nella splendida cornice del Museo Gemmellaro lungo il percorso espositivo che si snoda per un tempo infinito: il tempo geologico. Centinaia di milioni di anni raccontati in un percorso territoriale che va dalle prime scogliere di 240 milioni di anni agli elefanti nani di 400 mila anni, fino a Thea, la prima donna di Sicilia, apparsa circa 14.000 anni fa.
Un viaggio tra oli acrilici, vernici e sabbie vulcaniche, elefanti ippopotami e squali giganteschi. Colori e reperti che narrano luoghi ed emozioni. Opere dell’uomo e opere della natura che si fondono insieme e danno luogo a percorsi di colori e di sensazioni.
La mostra resterà aperta fino al giorno 23 giugno.
Io disprezzo il “post-umano” in ogni sua forma. Infatti è il seguito di quella “discontinuità” iniziata poco più di cinquant’anni fa e alla quale si deve la frantumazione della consapevolezza del percorso che ha via via costruito l’uomo. Quindi disprezzo il “meta-verso” nella sua identità annunciata. Questa applicazione, però, ha del buono, dell’utile. Mi sembra, infatti, che aggiunga uno strumento tecnologico che aiuta a conservare e quindi a ricordare. E, di conseguenza, ad avere un mezzo ulteriore di conoscenza del percorso che ci appartiene.