Palermo: Consiglio, slitta la seduta sul bilancio e intanto i revisori bloccano la spesa - Live Sicilia

Consiglio, slitta la seduta sul bilancio e intanto i revisori bloccano la spesa

La campagna elettorale fa cambiare i programmi a Sala delle Lapidi

PALERMO – Doveva essere una discussione sul bilancio del Comune alla luce delle ultime novità introdotte dal Decreto Aiuti in discussione a Roma, ma anche un modo per tracciare i prossimi passi dell’Amministrazione comunale, fare un primo resoconto di questi mesi di governo, indicare priorità e obiettivi. E invece si è trasformata in una semplice presentazione degli assessori e delle deleghe, il che fa già un po’ sorridere visto che la giunta si è insediata da due mesi, di fronte a un’Aula poco attenta che ha ascoltato il sindaco per una ventina di minuti. Poi tutti a casa.

La campagna elettorale sconvolge i piani di Sala delle Lapidi e quella che sarebbe dovuta essere la prima vera seduta di confronto fra il consiglio e il sindaco, attorniato dalla sua giunta, si è trasformata in una cerimonia dai tratti paradossali. Una metamorfosi dovuta sia alle proteste delle opposizioni, restie a concedere una passerella all’Amministrazione a pochi giorni dalle urne, ma soprattutto al comizio a Palermo di Giorgia Meloni, le cui sirene sono sicuramente più attraenti di una complessa discussione di bilancio.

E dire che di carne al fuoco ce ne sarebbe. Il Decreto Aiuti consentirà a Palermo di non aumentarel’Irpef nel 2022, ma soprattutto ha concesso più tempo per riscrivere il piano di riequilibrio che andrà concordato col prossimo governo. Il tutto mentre i revisori dei conti, oggi, con una nota inviata agli uffici ma anche alla politica, si dicono preoccupati per “il quotidiano e massivo ricorso alla anticipazione di tesoreria, anche nella considerazione che in assenza degli ordinari documenti contabili approvati non vengono erogate le contribuazioni ordinarie da fonti statali”. Un allarme in piena regola che si conclude in modo disarmante e cioè con la considerazione che “allo stato il flusso dei pagamenti vada razionalizzato e limitato solo alle spese indispensabili”.

“L’ennesimo campanello d’allarme sulla situazione finanziaria e della cassa del Comune – dicono Mariangela Di Gangi e Ugo Forello, componenti della Commissione Bilancio – La nota sottolinea ancora una volta quale è la priorità fra le priorità per l’Amministrazione: predisporre i bilanci di previsione 2021/23 e 2022/24. Sappiamo tutti che questa Amministrazione ha ereditato una situazione grave, ma non vorremmo che questa ‘attenuante’ da un lato e la speranza di una futura sintonia politica col governo nazionale dall’altro facessero calare l’attenzione e l’impegno per l’obiettivo prioritario: evitare altri costi sociali ed economici per la nostra comunità ed evitare il blocco della spesa che rappresenta comunque uno dei motori economici per tanti settori vitali di questa città. Oltre 46 milioni di esposizione bancaria sono un macigno pesante, pesantissimo sulla agibilità dei conti a cui l’Amministrazione deve rispondere chiarendo quali passi vuole intraprendere in tempi brevissimi per avviare l’uscita dall’emergenza. Siamo certi che il consiglio comunale sia pronto a fare la propria parte, ma attendiamo che la giunta faccia la sua”.

La replica del vicesindaco Carolina Varchi

“In merito alle notizie di stampa pubblicate oggi desidero informare la cittadinanza che questa amministrazione ha pieno governo del processo di formazione dei bilanci che la precedente maggioranza ha omesso di predisporre. In breve tempo, grazie alle interlocuzioni istituzionali mantenute, saremo in condizione di approvare il rendiconto e il bilancio triennale di previsione, con ciò rimettendo in carreggiata il Comune di Palermo, uscendo dalla gestione provvisoria che abbiamo ereditato.

E’ pervenuta la nota del Collegio dei Revisori con la quale il detto Organo di controllo segnala la mancata erogazione dei fondi statali, imputabile alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2021/2023 e di quello 2022/2024, nonché del rendiconto di gestione 2021.

L’Amministrazione comunale, all’atto del suo recente insediamento, ha dovuto obtorto collo prendere atto del ritardo accumulato nell’approvazione dei citati documenti di previsione e rendiconto, e rispetto ad essi ha già invitato il Consiglio comunale a sottoporre all’ordine del giorno la delibera relativa al bilancio consolidato 2020.

Con riferimento al bilancio di previsione 2021, invece, è noto che il parlamento si accinge a convertire il Decreto aiuti bis, nell’ambito del quale, proprio su proposta dell’Amministrazione attiva di Palermo, sono stati inseriti appositi emendamenti che consentiranno la celere approvazione del rendiconto di gestione 2021 (senza dovere approvare il relativo bilancio di previsione), nonché la predisposizione del bilancio preventivo 2022/2024, giusta un’altra specifica norma che consentirà di destinare una parte del contributo giù riconosciuto al Comune ai sensi dell’art.1, comma 565, della legge di bilancio statale del 2022 (Legge n.234/2021).

Sicché, una volta pubblicata sulla GURI la legge di conversione del Decreto aiuti bis, l’Amministrazione attiva sarà nelle condizioni di proporre la celere approvazione sia del rendiconto di gestione 2021, sia il bilancio preventivo 2022/2024.

Di tal guisa, l’ente, nelle more della rimodulazione del Piano di Riequilibrio, tornerà in bonis rispetto al sopra citato art.161, comma 4, e potrà incassare i trasferimenti statali ad oggi non erogati, che ammontano ad € 58.960.233,71 a titolo di residuo anno 2021, e ad € 147.050.199,43 a titolo di competenze 2022″.


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