CATANIA – “Duecentomila firme per far bene al mio Paese”. E’ l’iniziativa avviata dalla Uila in tutto il territorio nazionale, che presenterà due proposte legislative di iniziativa popolare a sostegno del reddito di chi perde il lavoro e per favorire la genitorialità. Il Consiglio territoriale dell’organizzazione dei lavoratori agroalimentari Uil, riunito oggi dal segretario generale Nino Marino nella sede di via SanGiuliano a Catania alla presenza del segretario generale Uil Fortunato Parisi, ha annunciato “piena e convinta adesione alla raccolta firme”. La prima proposta mira alla modifica di alcune norme in materia di Naspi e Ape sociale. Riguardo la Naspi si vuole correggere due gravi penalizzazioni introdotte con i decreti attuati del Jobs Act: la riduzione dell’assegno di disoccupazione dopo i primi tre mesi e il tetto alla contribuzione figurativa, fissato in 1.820 euro lordi mensili, che ha pesanti ricadute per chi ha una retribuzione superiore. Per quanto riguarda l’Ape sociale, l’obiettivo è di ridurre, da 30 a 20 anni, il minimo contributivo per accedervi e, soprattutto di estendere la possibilità di usufruirne anche ai lavoratori stagionali, agli operai agricoli e agli operatori della pesca che ne sono stati esclusi.
La seconda proposta riguarda il sostegno alla genitorialità, all’occupazione femminile, alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per madri e padri. La Uila propone di riconoscere alle lavoratrici un’indennità pari al 100 per cento della retribuzione per tutto il periodo di congedo di maternità obbligatorio e, al termine del congedo, la possibilità di lavorare part-time, fino al compimento del primo anno di età del bambino, usufruendo di un’integrazione salariale al 100 per cento a carico dell’Inps. Si chiedono, inoltre, 30 giorni di permesso interamente retribuiti per il padre, da usufruire nei primi mesi di vita del bambino e la possibilità, per entrambi i genitori, di utilizzare il congedo parentale, incrementando la retribuzione dal 30 al 50 per cento.
“Condividiamo – ha spiegato il segretario Uila di Catania e Sicilia, Nino Marino, al termine della riunione – le ragioni espresse dal nostro leader nazionale Stefano Mantegazza che ha sottolineato come la Uila con questa iniziativa voglia rendere giustizia a quanti, oltre a perdere il lavoro, sono stati beffati dalle scelte sbagliate e inique del Governo. Nello stesso tempo, intendiamo dare corpo con proposte concrete all’esigenza di sostenere la genitorialità che molti professano solo a parole. Questo è il nostro modo per contribuire alla crescita del Paese e del nostro territorio, offrendo un contributo di idee, mobilitazione e tutela concreta a servizio dei lavoratori e dei cittadini”.