CATANIA. Il partito Democratico di Catania ha incontrato i sindaci e molti amministratori democratici della provincia etnea per affrontare il tema dei Liberi Consorzi e delle Città metropolitane, istituite con la recente legge regionale n° 8 del 24 marzo 2014. E’ stato presente all’incontro anche il presidente della I^ Commissione Affari Istituzionali all’Ars, Antonello Cracolici. “Siamo di fronte a una riforma di sistema che va affrontata in una logica complessiva e il Partito Democratico è l’unica forza politica in grado di farlo”. Così ha esordito il segretario provinciale del PD Catania, Enzo Napoli alla riunione organizzata nella sede del partito, a cui hanno partecipato anche la deputata regionale Concetta Raia, i parlamentari nazionali Giuseppe Berretta e Luisa Albanella, l’europarlamentare e sindaco di Trecastagni, Giovanni Barbagallo, Francesco Marano, consulente del sindaco Enzo Bianco, il vicesegretario Pd Catania Jacopo Torrisi, Mauro Mangano, sindaco di Paternò, che affiancherà il segretario provinciale nel lavoro di coordinamento con gli altri amministratori. “Dobbiamo imperniare il lavoro delle prossime settimane innanzitutto su come fare coincidere la riorganizzazione dei consorzi con i servizi – ha aggiunto Napoli – sulla questione delle competenze dei territori piuttosto che della Regione, ma anche su come fare in modo che il Partito Democratico della nostra provincia cominci a mettere insieme una idea di sviluppo del territorio per aree omogene, per comparti ma anche di riappropriarci di un ruolo e una funzione propositiva partendo dal basso”.
“So bene che la legge presenta alcune incertezze ma quello che sarà dipende anche dalla discussione che si svilupperà da qui ai prossimi mesi e dal ruolo che vorrà avere il Partito Democratico – ha dichiarato il deputato Antonello Cracolici – un partito che diventi il motore col quale costruire un modello gli assetti dei futuri liberi consorzi”. “In aula abbiamo tenuto la barra diritta – ha aggiunto la deputata Concetta Raia – e ringrazio per questo Antonello Cracolici, perché il rischio era di fare una legge confusa e pericolosa, invece abbiamo ottenuto un risultato discreto: una legge che ci può dare uno strumento per disegnare quello che vogliamo si realizzi nel futuro, disegnando un percorso che sia di sviluppo del territorio”.
“E’ una legge rispettosa e aperta – ha detto l’europarlamentare Giovanni Barbagallo – non si possono frenare certi processi in corso, dobbiamo utilizzare un linguaggio moderno, recuperando un concetto della partecipazione della democrazia non soltanto occasione e strumentale”. “Questa non è una semplice riforma ammnistrativa ma uno strumento che ci permetterebbe di ristrutturare i modelli di governance di questo territorio – ha spiegato Mauro Mangano, sindaco di Paternò –Il senso di questo dibattito sta nella capacità di abbinare i temi della riduzione dei costi della politica a un‘efficienza maggiore dei servizi e una visione del governo dei nostri territorio molto più moderna di quella a cui siamo abituati”.
“La legge che ha istituito città metropolitane e consorzi in Sicilia è una grande opportunità da cogliere, con coraggio e senza timori – ha sottolineato Francesco Marano –. Nessun comune perderà la sua autonomia e identità, aumenteranno invece i mezzi per il rilancio del territorio. Mobilità, scuole, sviluppo economico, fondi dei PON metropolitani saranno i campi in cui l’area vasta catanese potrà incidere. Alcuni comuni potranno aggregarsi nei consorzi, altri faranno parte città metropolitana in cui vivranno sette-ottocento mila cittadini catanesi che avranno finalmente uno sviluppo armonioso”.
“Faremo un gruppo di lavoro con i dirigenti, con i sindaci, che riuscirà ad affrontare la sfida che ci siamo proposti – ha concluso Napoli –. Questa discussione avviene in una fase delicata perché sta per aprirsi la campagna delle Europe, noi avremo sia Giovanni Barbagallo che Antonello Cracolici, domani avverrà la definizione delle liste in cui anche queste questioni saranno oggetto di discussione e mi auguro che emerga una identità, un progetto che tracci un Pd forte, radicato e rappresentativo”.