"Conti, governo assente? Non si fa | Così a rischio anche gli stipendi" - Live Sicilia

“Conti, governo assente? Non si fa | Così a rischio anche gli stipendi”

Il presidente dell'Ars se la prende con il governo Musumeci.

PARLA MICCICHÈ
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PALERMO – “Se stamattina il governo fosse stato presente le cose sarebbero andate diversamente. Non si fa”. Se la prende con il governo di Musumeci il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè per l’assenza del governo regionale all’udienza della Corte dei Conti in cui è apparsa l’ombra della necessità di una nuova parifica sul rendiconto approvato da Palazzo d’Orleans lo scorso ottobre e depositato all’Ars per la discussione.

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana ha dovuto sospendere la seduta d’aula di oggi (leggi qui) alla luce dello stop che è arrivato stamattina al procedimento di approvazione del Rendiconto della Regione e nelle sale di palazzo dei Normanni svela qualche dettaglio sul caso del giorno.

Miccichè però allontana anche l’ipotesi che il parlamento regionale prosegua per la sua strada e approvi i documenti finanziari. “Per una ragione di rispetto istituzionale – ha spiegato – oltre che di rispetto delle procedure non credo sia opportuno approvare l’assestamento se non c’è più il rendiconto”.

“La brutta notizia  – racconta il presidente dell’Ars – è che ho sentito la presidente delle Sezioni riunite in sede di controllo Savagnone e mi ha lasciato capire che faranno una nuova parifica entro Natale. Io ho chiesto, allora, di accelerare i tempi ma mi ha spiegato che devono passare almeno dieci giorni nei quali il pubblico ministero deve avere il tempo per riesaminare gli atti”. Miccichè, inoltre, spiega che nella chiamata con la presidente ha avanzato i danni connessi alla mancata approvazione dei bilanci. “Non ho certamente ricordato gli scenari – ha puntualizzato – per condizionare la decisione della Corte ma se non approviamo gli atti finanziari non sarà possibile pagare gli stipendi”.

Poco dopo Miccichè rientra in aula per riferire gli esiti della capigruppo. La seduta è sospesa e rinviata a domani alle 16. Anche l’Ars è coinvolta nello scontro istituzionale fra governo e Corte dei conti e rimane ferma in attesa delle evoluzioni che arriveranno nelle prossime ore.


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