Continua la protesta dei lavoratori |Occupata la sala Verga - Live Sicilia

Continua la protesta dei lavoratori |Occupata la sala Verga

Gli stipendi dei lavoratori sono fermi da cinque mesi.

teatro stabile
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CATANIA. I lavoratori del Teatro Stabile stanno hanno occupato la sala Verga di via Giuseppe Fava e sono saliti sul tetto. La situazione si fa sempre più tesa e complessa. Stamane il presidente del Cda Salvatore La Rosa assieme al vice presidente Jacopo Torrisi hanno infatti convocato i lavoratori in assemblea. Al termine di questa i lavoratori, preoccupati per le loro sorti, avrebbero deciso di proseguire con un’assemblea permanente sempre all’interno dei locali del Verga. La grave situazione debitoria dell’ente sommata all’esito negativo del Durc (documento unico di regolarità contributiva) non consentirebbe alcun sblocco del Furs (fondo unico regionale per lo spettacolo). Allo stato attuale delle cose, eventuali stanziamenti verrebbero infatti automaticamente destinati a regolarizzare i pignoramenti in corso contro il teatro. “Abbiamo deciso di occupare il teatro – ci spiega uno dei lavoratori – perché chiediamo risposte concrete sul nostro futuro che vediamo sempre più incerto. Ci hanno chiaramente lasciato intendere che almeno per adesso non vedremo soldi”. Gli stipendi dei lavoratori sono fermi da cinque mesi.

Jacopo Torrisi , il vice presidente , auspica l’intervento dei soci per ribaltare la situazione e far fronte così alla crisi di liquidità che al momento assedia l’ente. Secondo Torrisi gli stanziamenti basterebbero per pagare pignoramenti e spettanze dei dipendenti. “E’ indispensabile – dice – che i soci tutti all’unanimità si siedano al più presto attorno a un tavolo al fine di individuare una via risolutiva. Basterebbe che i soci intervengano perché si avvii una procedura di pagamento sostitutivo per capovolgere l’esito del Durc. I fondi verrebbero versati direttamente all’INPS anziché all’ente. Attendiamo dalla Regione e dal Ministero il pagamento del saldo 2015 di 600 mila euro. I pignoramenti ammontano a 200 mila euro, il resto delle risorse potremo utilizzarle per pagare una parte degli stipendi dei lavoratori. Ma ribadisco che senza la collaborazione dei soci tutto ciò non può avvenire” – conclude Jacopo Torrisi.

Antonio D’Amico del sindacato Fistel Cisl, “Urgente convocare un tavolo straordinario di crisi con le istituzioni competenti”.

“ Voglio esprimere la mia più totale solidarietà ai lavoratori del teatro Stabile di Catania che hanno avviato uno sciopero ad oltranza, nella speranza che le istituzioni trovino immediatamente la soluzione che scongiuri la chiusura dell’ importantissimo ente culturale”. Lo dichiara la presidente della Commissione Ue all’Ars Concetta Raia, deputata del partito democratico, da sempre vicina ai lavoratori del teatro etneo e più che mai in questo drammatico momento, in cui sono a rischio non solo posti di lavoro ma una fondamentale offerta culturale, di cui una città come Catania non può farne a “Lancio un appello al Presidente della Regione e al Sindaco di Catania – prosegue la parlamentare regionale – perché istituiscano un tavolo tecnico di confronto con i vertici dell’ente e si trovino strategie di uscita dall’impasse in versa il teatro, tanto definitive quanto orami improrogabili”. “Il pagamento degli stipendi, in arretrato da mesi e una programmazione a lungo termine – sottolinea – non sono fattori su cui ancora tergiversare”.


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