PALERMO – Una famiglia gestiva il contrabbando delle sigarette allo Zen. La base operativa era tra i padiglioni del quartiere alla periferia della città: novanta i chili di “bionde” senza i sigilli dei monopoli di Stato, sequestrati dalla polizia. E’ il risultato di un blitz della sezione Reati contro la persona della squadra mobile, che ha smantellato l’associazione che sarebbe stata in grado di immettere nel mercato nero i tabacchi provenienti dalla Tunisia e dalla Campania. Il valore delle sigarette sequestrate è di ventimila euro.
Fonti di approvvigionamento accertate nel corso di serrate indagini condotte anche con appostamenti e pedinamenti. Gli investigatori hanno individuato i presunti “vertici” dell’organizzazione e arrestato Maurizio Biondo, 52 anni; Matteo Biondo, 28 anni e Antonino Biondo, 28 anni, rispettivamente padre e figli.
Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Il 52enne è il fratello di Stefano Biondo, condannato a trent’anni di reclusione, insieme a Fabio Chianchiano, per l’omicidio di Franco Mazzè, avvenuto il 29 marzo 2015. Padre e figli sono stati sottoposti ai domiciliari.